Novara - Nella serata del 3 gennaio scorso su linea 113 perviene l’incredibile telefonata di un cittadino novarese, 26 anni, il quale, in preda all’ira perché insoddisfatto delle proprie generali condizioni di vita, chiede alla Polizia di arrestarlo. All’operatore della Centrale Operativa che professionalmente cerca di calmarlo, l’italiano lancia un sinistro avvertimento: “Polizia buonasera, sono un ragazzo giovane che vorrebbe essere arrestato ma non so come posso fare… ditemi voi o ammazzo qualcuno…”. Le pattuglie della Polizia di Stato intervengono immediatamente in questo Corso della Vittoria, intercettando il soggetto. Questi, nonostante abbia richiesto l’intervento, si mostra da subito poco collaborativo con gli Agenti intervenuti, nonostante mostratisi propensi ad ascoltare le doglianze del medesimo, tanto da rendere necessario l’accompagnamento in Questura. All’atto dell’ordinario controllo che prelude all’accompagnamento, questi rivolge ai Poliziotti insulti e violenza. Per i colpi subiti, due degli Operatori riportano lesioni guaribili in 5 e 10 giorni, senza che ciò impedisca tuttavia di contenere il soggetto, in seguito arrestato per i reati di resistenza e lesioni a P.U., per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di giudizio direttissimo.