Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato No Musa: "È stata un'Assemblea Pubblica molto partecipata quella organizzata dal Comitato "NO MUSA" mercoledì sera (4 febbraio) presso lo spazio "Sciapó" di Corso Cavallotti a Novara. I lavori si sono aperti con la proiezione del video con le promesse non mantenute dal Sindaco Andrea Ballarè - che ha stimolato qualche risata tra il pubblico in sala - e il più noto e recente servizio di Striscia la Notizia andato in onda sabato scorso. Il portavoce del Comitato Ivan De Grandis ha ripercorso in maniera cronologica le attività "NO MUSA" a partire dalla fondazione del gruppo facebook che in principio contava un centinaio di iscritti e che oggi è arrivato intorno agli 800". "Il Comitato è nato in maniera assolutamente spontanea prima di Natale - spiega De Grandis - da una chiacchierata con un gruppo di amici e di cittadini con cui era aperto un dialogo da tempo e che avevano intenzione di mobilitarsi. In quel momento abbiamo scelto di dare vita al Comitato "NO MUSA" e partire con una petizione online. È stato molto bello vedere tantissima gente interessarsi al problema e contestare le tante criticità del Piano della Sosta "calato dall'alto" dalla Giunta Ballarè. E così - prosegue De Grandis - siamo partiti con i gazebo in centro città. Sono tantissimi i cittadini che hanno messo tanto impegno ed energie con noi al freddo per interi fine settimana. A tutte queste persone va riconosciuta la dignità di un grandissimo lavoro svolto per la propria comunità". Poi l'attenzione si è spostata su un'altra petizione supportata da 700 firme e discussa in Consiglio Comunale nel marzo 2014. Il documento si opponeva proprio al nuovo piano della sosta che ancora non si chiamava MUSA ma che riportava le stesse criticità di oggi. "Insomma - commenta De Grandis - l'amministrazione racconta di ascoltare i cittadini ma prima della nostra petizione avevano fatto spallucce davanti ad altre centinaia di firme". Tra le foto dei parcheggi vuoti di lunedì e martedì, e l'analisi della determina dirigenziale dell'ufficio mobilità numero 4 del 21/01/14 che ha previsto la spesa di 14.000 mila euro per la campagna di comunicazione del piano particolareggiato del traffico e della sosta si è arrivati al momento centrale della serata. "MUSA E MOVS - interviene De Grandis - sono due progetti similari. Abbiamo raccolto le informazioni sul progetto di Faenza MOVS che è molto similare a MUSA, anche nel sito. I parcometri installati inoltre sono della stessa società, la "inputitalia". Ma il punto non è questo, il punto è che le immagini dei giornali che proiettiamo danno l'idea di quanto un progetto di questo tipo abbia fatto male alla città, al suo centro storico, al commercio. Noi siamo molto preoccupati e chiediamo una riflessione all'Amministrazione". Ad intervenire anche altri due esponenti del Comitato: Stefano Renosto che da residente ha spiegato le varie problematiche riscontrate in questi giorni e Andrea Michieletti che ha raccontato le difficoltà che stanno incontrando i lavoratori. Molti gli interventi del pubblico ascoltati con grande attenzione dal Comitato che si è reso disponibile a raccogliere alcune proposte da portare all'attenzione del Consiglio Comunale. "Ancora una volta ribadiamo che questa è una battaglia che si deve portare avanti in maniera civile. Condanniamo senza se e senza ma ogni atto vandalico - ha concluso De Grandis - le attività del Comitato proseguono con ancora più energia per portare la città verso il Referendum Comunale. A proposito di referendum, siamo felici che si siano attivati anche altri, ma allo stesso tempo dobbiamo dire che coloro che si sono attivati solo adesso, sull'onda della nostra protesta, sono gli stessi che erano assenti ai consigli comunali interessati, quando andavano difesi i cittadini".