Novara - Sono stati consegnati questa mattina al Comando della Polizia Locale di Novara i primi cinque prototipi della visiera protettiva progettata dall'Itis Omar e realizzata, con stampanti 3D, dalla società Boca di San Pietro Mosezzo. "Un ringraziamento particolare va all'assessore Marnati e all'Omar a cui abbiamo chiesto di far partire questa sperimentazione per poi trasformarla in un progetto pilota per tutta la Regione - spiega l'assessore alla Polizia Locale del Comune di Novara Luca Piantanida - I nostri agenti verranno così dotati di una visiera in plexiglass e disinfettabile (circa 80 unità) che renderà ancora più sicuro lo svolgimento del loro lavoro". Presente alla consegna anche l'assessore regionale Matteo Marnati: "E' necessario dotare gli agenti delle Polizie locali del Piemonte di dispositivi di protezione individuale che permettano loro di svolgere il proprio ruolo in assoluta sicurezza. L'Omar inaugura così un progetto, su Novara, che valuteremo anche a livello regionale perchè gli agenti delle forze dell'ordine vengano tutelati quanto più possibile".
"Stante la mole dei numeri richiesti, sempre crescente - aggiunge il preside dell'Itis Omar Francesco Ticozzi - abbiamo ritenuto opportuno rivolgerci ad una ditta esterna, considerando finiture e tempi di produzione della stampante 3D. Attualmente, compatibilmente con il reperimento del materiale, ci sono pervenute richieste da parte dell’Ospedale Maggiore, dell’ASL 13, della Clinica San Francesco, della Polizia Locale del Comune di Trecate e di diverse Aziende. Il nostro istituto, in questi anni, ha acquisito forti competenze e grande credibilità anche nel tessuto imprenditoriale del territorio. Tutto questo veicola e facilita l’inserimento lavorativo dei nostri studenti verso
le aziende del territorio".
"L'Omar - conclude il consigliere provinciale Andrea Crivelli - rappresenta una realtà ben radicata sul territorio che, in questo momento di grande emergenza, ha mostrato non solo una profonda sensibilità, ma anche e soprattutto una competenza acquisita con esperienza sul campo e l'importante capacità di fare rete tra scuola e impresa".
Ancora il professor Ticozzi spiega: "Trattasi di maschera schermo protettiva specifica per emergenza Covid-19 del 2020. La maschera è costituita da un frontalino a doppio arco in materiale plastico e schermo trasparente. La presente maschera è stata sviluppata partendo da un’indagine di settore relativo alle maschere del medesimo tipo vendute sul mercato. Tali maschere presentano talune criticità quali peso, ingombro, mancanza di aereazione con conseguente appanno dello schermo e infine, una scarsa ergonomicità. La progettazione ha quindi puntato su una collaborazione diretta con il personale Tecnico dell’Ospedale Maggiore di Novara. I vari prototipi realizzati sono stati prima sviluppati con l’utilizzo di software CAD 3D e successivamente stampati in Istituto con stampante 3D in PLA. Ogni modello veniva quindi testato dal personale ospedaliero che, di volta in volta, suggeriva modifiche e migliorie per rendere la maschera sempre più efficiente. In ultimo, il progetto ha visto la collaborazione con l’azienda Boca srl di San Pietro Mosezzo (NO) che si è occupata di snellire il design e renderlo più performante per la produzione in serie. La maschera denominata progetto BAFFINA, viene quindi delineata con un frontalino a doppio arco che genera una giusta areazione del volto ed evita l’appannamento dello schermo in plexyglass. La curvatura del dell’arco frontale ha un raggio adeguato per poterla alzare e abbassare liberamente senza toccare la testa. Tale raggio consente anche di indossare la maschera insieme a una mascherina respiratoria anche rigida e con occhiali da vista. Il frontalino è dotato anche di un cuscinetto di polietilene espanso nella parte che va in contatto con la fronte dell’utilizzatore evitando così lo sfregamento sulla pelle. Lo schermo protegge il volto fino all’attaccatura delle orecchie e in basso fino ad oltre il mento. Il taglio del plexyglass ha un raggio di curvatura che consente un’ottima mobilità del capo senza dare problemi contro spalle e petto. L’elastico di fissaggio dietro la nuca è alto 25 mm. Tale altezza è stata individuata per evitare il serraggio incisivo sulla nuca. I materiali utilizzati sono inoltre tutti sanificabili. Il materiale con cui viene stampato il frontalino è in poliammide".