Novara - Questo sabato 7 novembre saranno in piazza nell’intero Piemonte tutte le Caritas della Regione . L’iniziativa, organizzata dalla Conferenza episcopale piemontese (che comprende il Piemonte e la Valle d’Aosta) vuole sensibilizzare i cittadini sul tema dell’aumento della povertà assoluta e proporre una riforma al welfare pubblico introducendo il reddito di inclusione sociale. A Novara la manifestazione si terrà in piazza Duomo dalle 11 alle 16: con i volontari saranno presenti anche il vicario generale della nostra diocesi, mons. Fausto Cossalter, e il direttore della Caritas gaudenziana, don Dino Campiotti.
«Il senso di “andare in piazza” - spiega don Campiotti (nella foto) -, è quello di coinvolgere tutti sul tema dell’aiuto ai più deboli». I “primi” destinatari di questa iniziativa sono i membri delle nostre comunità: «i problemi dei poveri non possono più essere lasciati ad un piccolo gruppo di specialisti della carità, ma devono essere condivisi da tutti», sottolinea don Campiotti.
Ad accompagnare la manifestazione, un banchetto informativo dove saranno presentati i dati della povertà assoluta piemontese e novarese. I numeri del Piemonte sono allarmanti: 960mila cittadini della Regione (su una popolazione di oltre 4milioni e mezzo di abitanti) vivono in famiglie che possono contare solo su un redito inferiore ai 1200 euro complessivi.
Il reddito di inclusione sociale, e la riforma del welfare che porterebbe con sé, potrebbe essere una risposta a questa emergenza. Non si tratta di un semplice sostegno economico o di un reddito di disoccupazione. Ma, accanto a questo, di una serie di interventi, che mescolano azioni di accompagnamento a quelle di riqualifica e reinserimento professionale.