Novara - Grazie alle segnalazioni pervenute sia dalla sede Rai regionale, sia dai cittadini tramite il numero di pubblica utilità “117”, le Fiamme Gialle di Novara e Borgomanero hanno intrapreso mirati controlli nei confronti di attività commerciali tenute alla corresponsione del canone Rai. Si tratta, ad esempio, di pubs che trasmettono le partite di calcio, bar che si sintonizzano su canali “all news”, pizzerie con piccoli monitors alle pareti, parrucchieri che hanno tv accese su canali musicali: tutti esercenti che, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo in materia di corretta emissione di scontrini e ricevute fiscali, sono stati oggetto di approfondimento anche in relazione al pagamento del canone televisivo.
I militari del Corpo hanno selezionato una platea di oltre 42 soggetti da assoggettare a controllo acclarando che, in 21 casi, i titolari degli esercizi commerciali dotati di televisore non avevano pagato l'abbonamento Rai.
Gli esercenti "distratti" dovranno, ora, pagare, oltre al canone, una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 516,45 euro.
Si evidenzia che anche quanti detengano abbonamenti alla “pay tv”, sono tenuti a corrispondere il canone, che secondo i dati nazionali, è una delle tasse più evase dagli italiani. Si stima che i soldi sottratti al servizio pubblico ammontino ad oltre 600 milioni.
Per contrastare questo fenomeno, peraltro, è stato recentemente introdotto, per le imprese e le società, l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi, il numero di “abbonamento speciale” alla radio o alla televisione per la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive.
“Il canone RAI - commentano i vertici delle Fiamme Gialle novaresi -è a tutti gli effetti una tassa come le altre e chiunque detenga nella propria abitazione un apparecchio televisivo è tenuto alla sua corresponsione. I titolari di esercizi pubblici, poi, sono obbligati a stipulare un abbonamento cd. “speciale”, il cui costo varia in base alla categoria commerciale dell'attività; ciò in quanto la trasmissione aperta al pubblico riveste - direttamente o indirettamente - fini di lucro.”