Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Ivan De Grandis, portavoce del comitato Sveglia Novara: "Sono stato contattato da una famiglia che risiede, tra innumerevoli disagi, in via Calderara 18 presso uno stabile comunale che sarebbe gestito dall'Atc e che si trova in evidenti pessime condizioni - spiega Ivan De Grandis, che nelle scorse settimane ha lanciato il laboratorio civico Sveglia Novara - la situazione che mi sono trovato davanti però è peggio di quanto pensassi. Sono arrivato sul posto sotto l'acquazzone di questo pomeriggio (mercoledì 20) e subito ho notato l'acqua scendere copiosa nell'androne e per le scale del palazzo - commenta De Grandis - poi la Signora Bruna Magri che mi ha contattato attraverso la nuora su facebook, mi ha invitato ad entrare nel suo appartamento. I muri e i soffitti sono bagnati, le piastrelle si sollevano in alcuni punti, le condizioni del bagno peggiorano di giorno in giorno e la muffa ha coperto quasi completamente il soffitto nel bagno e in altri punti della casa. Anche nella camera dove dorme la signora Bruna la situazione non è certo delle migliori, anche se il figlio Mauro ha provato a limitare i danni in qualche modo. Ma la muffa e l'umidità non danno tregua e l'appartamento non è più un luogo salubre, sopratutto per una signora anziana di 72 anni, con i problemi della sua età. "Prima abitavo al civico 12, ora sono qui al 18, ma è 34 anni che risiedo in questo complesso - dice la signora Bruna Magri - qui ci sono 24 famiglie, ma di italiani siamo rimasti in pochi". "La maggior parte sono stranieri e abusivi - spiega il figlio Mauro Nonato - basta guardare il contatore e si vede chi paga e chi invece è collegato altrove. Ma la nostra preoccupazione è un'altra. Mia madre vive in questo appartamento da tanto ma la situazione è ormai insostenibile e nessuno ha fatto niente. Ci siamo rivolti più volte ad Atc ma nulla è cambiato. Anzi, con i temporali dei giorni scorsi e quello di oggi la situazione peggiora a vista d'occhio e siamo sempre più allarmati". "Ho documentato con foto e video le gravi condizioni della struttura - spiega De Grandis - in più le tubature sembrerebbero intasate e quando altri appartenenti usano l'acqua la stessa risale nei lavandini, tanto che sono costretti ad usare una aspira liquidi. La signora è comprensibilmente preoccupata e spaventata. Teme che la casa si allaghi o che l'acqua a contatto con fili o prese elettriche possa generare pericoli ancora maggiori, e per la paura addirittura non dorme la notte. Per quanto mi riguarda - conclude De Grandis - invierò a stretto giro la segnalazione agli uffici comunali e all'assessore competente. La famiglia chiede una nuova sistemazione, l'auspicio è che l'amministrazione raccolga l'appello e intervenga rapidamente".