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DE GRANDIS: NO MUSA, ECCO I PRIMI DATI DISASTRO DEL PIANO DELLA SOSTA

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Ivan De Grandis, portavoce del comitato No Musa di Novara: "Non ci siamo rassegnati e sicuramente non siamo stati a guardare, così in questi giorni abbiamo preparato un questionario e lo abbiamo sottoposto ai commercianti novaresi. Ci siamo basati su un campione casuale ed omogeneo di 150 esercenti delle aree interessate da MUSA, il nuovo piano della sosta  fortemente voluto dall’Assessore Rigotti e dal Sindaco Ballaré, e contro il quale il 17 gennaio sono scesi in piazza centinaia di novaresi. Ecco di seguito i riscontri sui primi 30 giorni calcolati sulle risposte valide.

1- "Valuta positivamente l’avvio di Musa il nuovo piano della sosta?" L’89% degli intervistati ha risposto NO.

2- "Nei primi 30 giorni ha notato variazione di affluenza della clientela?" L’82% degli intervistati  ha risposto "Sì, meno clienti", solo l'1% ha detto di avere avuto più clienti mentre il restante ha detti di avere un'affluenza sostanzialmente stabile.

3- "Nei primi 30 giorni dall'entrata in vigore di Musa ha notato variazioni dell'incasso rispetto allo stesso periodo del 2014?" Il 77% risponde "Sì, in diminuzione" mentre il 23% definisce il proprio incasso stabile. Nessuno può invece affermare di avere avuto un aumento dell'incasso.

4- "E' stato adeguatamente informato relativamente al piano Musa prima della sua entrata in vigore?" L'87% ha risposto NO.

5- "Era favorevole a Musa prima che entrasse in vigore?" Il 90% ha risposto NO.

6- "E' favorevole al piano Musa ora che è entrato in vigore?" Il 90% ha risposto NO.

7- "Se il suo parere fosse vincolante per l'amministrazione al proseguimento del piano Musa, lo bloccherebbe?" Il 91% ha risposto Sì.

8- "Conosceva l'esistenza di un comitato che si oppone a questo piano della sosta?" Il 75% ha risposto Sì.

"E' lapalissiano come il Piano della Sosta MUSA non sia stato voluto dai cittadini ed è evidentemente chiaro che ad un mese dall'entrata in vigore non sia stato nemmeno digerito, come forse sperava l'Amministrazione - commenta Ivan De Grandis, portavove del Comitato "NO MUSA" - I commercianti bocciano MUSA senza appello e confermano i dati espressi alcuni giorni fa da Confesercenti, infatti l'82% degli intervistati ha riscontrato una minore affluenza di clienti, addirittura il 77% afferma senza dubbi di avere avuto un incasso inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un altro dato che merita certamente attenzione è quell' 87% che ritiene di non essere stato adeguatamente informato riguardo il piano Musa prima che entrasse in vigore - prosegue De Grandis - forse l'Amministrazione, anziché demandare l'informazione post entrata in vigore al "Comitato Narrami o Musa" formato dai giovani tesserati del PD, si sarebbe dovuta attivare meglio nei mesi precedenti. C'è anche da dire che tutti i disagi di queste settimane derivano da un Piano della Sosta che sembra più improvvisato che ben progettato. Basti pensare alle sbarre che bloccano gli automobilisti, a quei parcheggi fatti in posti impensabili - come documentato dal servizio di "Striscia la Notizia" - e alle strisce blu che si scoloriscono in pochi giorni. Indicativo poi che il 90% non fosse favorevole a MUSA prima che entrasse in vigore e che dopo 30 giorni il 90% rimanga comunque contro il 91% della categoria se potesse bloccherebbe MUSA, purtroppo l'Amministrazione sembra sorda alle istanze dei cittadini. Siamo comunque contenti che il 75% degli intervistati conoscano il lavoro del nostro Comitato, e grazie alla nostra azione sempre presente sul territorio, adesso anche il restante 25% è ben informato sul nostro impegno. Questi dati certificano il fallimento di un Piano della Sosta nato male e proseguito peggio e dovrebbero indurre la Giunta Ballarè ad una riflessione. Noi cogliamo l'occasione per chiedere con forza all’Assessore al Commercio Sara Paladini di ascoltare il dramma che stanno vivendo i negozianti, gli ambulanti e commercianti delle aree soggette al nuovo piano, prima che si troppo tardi per trovare ancora 150 attività aperte".