Novara - Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributariahanno concluso una attività ispettiva tributaria nei confronti di uno Studio Professionale Dentistico del capoluogo novarese. Al termine dell’attività, condotta anche con il prezioso ausilio degli accertamenti bancari, è emerso, raffrontando i costi sostenuti nel 2011 dallo Studio Professionale con i corrispondenti importi indicati nella dichiarazione presentata, che i due Soci dello Studio hanno dichiarato (e quindi portato in deduzione) un ammontare di costi superiore a quello contabilizzato per oltre 103.000 euro. Importo che, ovviamente, è stato segnalato al competente Ufficio Finanziario per il recupero a tassazione. Analogamente, i Finanzieri hanno constatato che alcuni ricavi, non indicati nella dichiarazione nel rispetto del cd. “principio di cassa” adottato dai professionisti per la determinazione del reddito (ed in ossequio al quale non vanno dichiarati nell’esercizio in corso i redditi relativi a fatture emesse in relazione alle quali il compenso viene materialmente percepito nell’anno successivo), sono poi “sfuggiti” alla dichiarazione dell’anno seguente. Anche in questo caso il relativo importo complessivo, pari ad oltre 16.000 euro, è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate per il recupero di quanto dovuto all’Erario.
Anche una figura professionale del terzo millennio - quale quella di progettista grafico di siti internet - nella rete delle Fiamme Gialle novaresi, che hanno individuato un web designer con sede in città, ma operante anche nei confronti di aziende site in altre regioni italiane. Ad “incastrare” il professionista è stata la solerzia e dovizia di particolari con cui ha reclamizzato sul proprio sito webi lavori eseguiti nei confronti della propria clientela nel corso degli anni. I Finanzieri della Compagnia di Novara hanno constatato che il contribuente, a fronte dell’attività professionale svolta e pubblicizzata, aveva omesso da anni la presentazione delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto. I militari hanno quindi proceduto ad una analitica ricostruzione della sua posizione reddituale, constatando, in cinque anni, compensi nascosti al Fisco per oltre 180.000 euro ed un’imposta sul valore aggiunto dovuta all’Erario per oltre 35.000 euro. Il web designer è stato quindi segnalato al competente Ufficio Finanziario, per il recupero delle risorse sottratte alla collettività. “L’evasione fiscale - commentano i vertici delle Fiamme Gialle novaresi -continua ad essere un fenomeno diffuso e trasversale: a fianco di sistemi di frode per centinaia di milioni di euro si trovano ancora tantissimi contribuenti che, senza adottare particolari sotterfugi, occultano al fisco i propri redditi anche “solo” per importi pari a 40 / 50 mila euro all’anno.Contrariamente a quanto si possa comunemente pensare, la “piccola evasione” in quanto fenomeno diffuso, costituisce la parte principale del sommerso sottratto a tassazione ed è proprio per questo che la Guardia di Finanza, oltre a concentrarsi sui casi di evasione milionari, attraverso l’esecuzione di un elevato numero di controlli rivolti ad una platea di controlli enormemente diversificata esercita la sua azione deterrente e contribuisce significativamente all’individuazione di un grande numero di evasori totali e paratotali”.