Novara - Sabato 22 aprile gli agenti della Squadra Mobile attuavano servizi di controllo nell’area dell’interporto novarese, finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio e traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso di una verifica ad un autoarticolato con targa italiana alla cui guida vi era un cittadino rumeno accompagnato da un secondo autista di nazionalità albanese: riscontrato un particolare nervosismo palesato dagli occupanti del mezzo pesante, gli agenti procedevano ad un controllo più approfondito dell’intera cabina e, occultato tra i sedili anteriori e la zona di riposo, rinvenivano un borsone contenente cinque blocchi a forma di parallelepipedo, protetti da nastro adesivo e materiale plastico.
Condotti i due uomini presso gli uffici della Squadra Mobile, il materiale rinvenuto veniva sottoposto ad una preliminare analisi presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. L’esame del “narcotest”, per il quale erano stati utilizzati reagenti ai metaboliti della “cocaina” forniva esito positivo; le successive operazioni di pesatura, consentivano di stabilirne anche la quantità in chilogrammi 5,700 circa. Inoltre, sempre nel corso delle perquisizioni, veniva rinvenuta la somma di circa 3.000 euro. Alla luce delle risultanze tecnico-scientifiche, i due uomini sono stati tratti in arresto in ordine alla violazione dell’articolo 73 co.1 del DPR 309/1990 e associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel pomeriggio del 24 aprile, il G.I.P. del Tribunale di Novara convalidava il provvedimento restrittivo disponendo la custodia cautelare in carcere degli arrestati.