Galliate - Una brutta storia, potremmo dire terribile, finita nel peggiore dei modi: la gattina Tina di soli 3 mesi, vittima della follia omicida o di un tremendo gioco sadico da parte di un assassino (perché di un omicida stiamo parlando), non ce l'ha fatta. Spiega Daniela Monfroglio dell'associazione Amici dei Gatti di Galliate: "Tina era una gattina rossa di 3 mesi. Ci è stata portata sabato 13 settembre alle 6 del mattino davanti all'ingresso del parco gatti di Galliate. Il merito va a due ragazzi che ringraziamo e che l'hanno raccolta a bordo strada e soccorsa. Tina era in coma e in ipotermia. I nostri veterinari sono riusciti a scaldarla e a farla uscire dal coma. La dottoressa Azzurra Massidda in un primo momento è riuscita a salvarla con la collaborazione del dottor Mantellino, che ci ha procurato in pochi minuti i farmaci necessari a curarla. Il nostro direttore sanitario dottor Pozzi ha quindi lavorato con il dottor Bignoli e le autorità locali per svolgere le indagini necessarie all'identificazione del colpevole... Qualcuno infatti le ha sparato a bruciapelo con un fucile flober da distanza ravvicinita e crediamo per di più volutamente. Dalla lastra si evice chiaramente questa ipotesi. Tina era adorabile e 'grazie' alla cattiveria umana in un primo momento pensavamo non potesse camminare piu'. E' invece notizia di oggi, giovedì 18 settembre, che non ce l'ha fatta ed è morta. La nostra associazione ha da questo momento un angioletto in più. Ora le forze dell'ordine stanno cercando di capire, dal pallino incastrato nel corpicino di Tina, da quale fucile fosse stato sparato il colpo fatale. Le faranno una specie di autopsia per individuare il responsabile e far partire la relativa denuncia penale". Come detto, una brutta storia...