Novara - In relazione alle dichiarazioni emerse durante la conferenza stampa del consigliere di Insieme per Novara Pier Giacomo Baroni, si sottolinea quanto segue: “L’emergenza abitativa – dichiara l’assessore alle politiche sociali Teresa Armienti – rappresenta in questo momento un problema oggettivo. Sono numerose le famiglie che si rivolgono ai nostri servizi chiedendo aiuto, nella nostra città come in molte altre. A ciascuna di queste famiglie viene fornito il necessario supporto, anche in collaborazione con gli enti del terzo settore della nostra città, affinché si possa garantire loro un tetto, soprattutto in presenza di minori e di soggetti fragili. Un’emergenza che quotidianamente affrontiamo anche attraverso la procedura di assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, qualora queste famiglie siano in graduatoria, a seguito di bando generale oppure versino in situazione di emergenza abitativa, così come individuata dalla vigente legislazione e comunque vagliata dalla commissione Opeca. Procedura che non può essere attivata per chi occupa, da anni, in modo del tutto abusivo, quegli alloggi che spetterebbero invece a chi ne ha diritto. Va ricordato che le norme attualmente in vigore vietano espressamente l'assegnazione di alloggi sociali agli occupanti abusivi. Come può pensare il consigliere Baroni che potremmo dare risposte serie e concrete a coloro che, in grande difficoltà, hanno maturato i requisiti per rientrare in assegnazione se, contemporaneamente, affidassimo ad occupanti abusivi gli alloggi di emergenza? Novara non lascia per strada nessuno, soprattutto se si tratta di soggetti fragili, e continuerà a lavorare in questa direzione nel pieno rispetto delle regole e con la massima correttezza nei confronti dei cittadini, priorità assolute nell’azione delle Politiche Sociali".
“D’altro canto – continua Armienti – siamo disponibili ad un confronto costruttivo sull’eventuale assegnazione di alloggi alle associazioni, ma sempre, e sottolineo sempre, nel rispetto della normativa vigente. Come già precisato, esiste una graduatoria per l'emergenza abitativa della quale fanno parte cittadini in attesa di un alloggio che spetta loro di diritto. In questo momento, stiamo affrontando numerosi casi di sfratto da privati con famiglie che, per molteplici fattori, non hanno potuto pagare gli affitti e si ritrovano privi di abitazione”.
“Abbiamo partecipato a tutti gli incontri istituzionali ai quali siamo stati sin qui invitati, compreso quello tenutosi in Prefettura – conclude Marco Marchioni, presidente dell’Atc del Piemonte Nord. Sono anni che collaboriamo con la Comunità di Sant’Egidio, mettendo loro a disposizione degli alloggi Atc con contratti di comodato ad uso gratuito per 9 anni. Pur tuttavia, non possiamo consentire che gli appartamenti che vengono concessi per fronteggiare l’emergenza abitativa siano utilizzati da soggetti che non ne hanno il diritto – così violando la legge – a discapito di chi è regolarmente in graduatoria”.