Novara - Probabilmente aveva pensato che utilizzando solo i contanti sarebbe riuscito a nascondere i suoi guadagni ed ad evitare che anche un solo euro finisse nelle mani dell’erario ma non aveva fatto i conti con i controlli sui movimenti sospetti di denaro. Dal punto di vista formale non aveva alcun reddito ma sui suoi conti correnti movimentava ingenti somme di denaro sia attraverso prelevamenti che versamenti di contanti: è scattato il sistema di sicurezza collegato al monitoraggio dei flussi finanziari e la Guardia di Finanza di Novara ha scoperto un evasore totale che in 5 anni ha occultato all’erario oltre 1 milione di euro. In particolar modo nell’attuale momento storico, in cui la crisi finanziaria internazionale ha aumentato la capacità della criminalità di infiltrarsi nel tessuto economico legale rendendo sempre più pervasiva la sua presenza sul territorio, la Guardia di Finanza è direttamente coinvolta in un’azione strategica di contrasto al riciclaggio dei proventi illeciti.
Attraverso la collaborazione attiva degli operatori finanziari ma anche dei professionisti e degli agenti immobiliari, gli organi ispettivi vengono informati dell’esistenza di operazioni anomale, per le quali si può sospettare che siano in corso o che siano state compiute e tentate operazioni di riciclaggio, ovvero siano state violate specifiche disposizioni che pongono limitazioni alla circolazione del denaro contante o dei titoli al portatore.
Il monitoraggio dei flussi finanziari consente di seguire le tracce di tutti i reati che generano profitti, individuando i reali mittenti ed i beneficiari finali delle somme, oppure, come in questo caso, può consentire l’individuazione di importanti fenomeni di evasione fiscale e pervenire ad ingenti recuperi per l’Erario.
E’ proprio dall’approfondimento di una di queste segnalazioni, nei confronti di un imprenditore novarese operante nel settore del confezionamento di abbigliamento che la Compagnia della Guardia di Finanza di Novara ha individuato un evasore totale che dal 2007 ad oggi ha omesso di dichiarare ricavi derivanti dall’esercizio della propria attività per oltre un milione e centomila euro e di versare imposte per circa duecentomila euro, rendendosi altresì responsabile del reato di occultamento e distruzione delle scritture contabili obbligatorie.
Il soggetto segnalato, per lo svolgimento della propria attività di confezionamento, si è sempre affidato a laboratori tessili gestiti da soggetti di nazionalità cinese che gli chiedevano di essere pagati in contanti.
Sono stati proprio questi pagamenti che hanno fatto scaturire la segnalazione per cui è stata possibile la ricostruzione del volume d’affari del soggetto segnalato ed individuare quattro operatori economici cinesi che avevano beneficiato di pagamenti in contante per oltre quattrocentomila euro. Adesso sia il titolare dell’impresa che i suoi fornitori cinesi, operanti nei territori delle provincie di Novara e Milano, dovranno pagare sanzioni amministrative fino ad € 329.633,94, per violazioni alla normativa antiriciclaggio con riferimento ai limiti all’utilizzo di denaro contante.
L’operazione di servizio condotta dalle Fiamme Gialle novaresi conferma che grazie ad un sempre più elevato livello di attenzione da parte degli operatori istituzionali ed al miglioramento dei flussi di comunicazione con gli intermediari finanziari ed i professionisti si può elevare ulteriormente il livello di analisi di rischio delle operazioni di carattere economico finanziario e disporre quindi di un formidabile strumento per combattere l’economia illegale, il riciclaggio e l'evasione fiscale. Non bisogna trascurare che, così come i flussi di capitale derivanti da attività criminali, anche quelli collegati ai fenomeni di evasione fiscale e contributiva generano gravi distorsioni all’economia legale, alterando le condizioni di concorrenza ed i meccanismi di allocazione delle risorse.