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Federconsumatori sui rincari TIM e sulla tariffa mensile

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dalla sezione novarese di Federconsumatori: "Da mesi gli utenti TIM subiscono aumenti e modifiche tariffarie unilaterali del contratto con l’unica possibilità che viene loro offerta di recedere dal medesimo. Tim in particolare è utilizzata da utenti da anni fedeli a questo gestore che sono ricambiati con l’aumento dei costi del contratto ‘Voce’ attualmente a 19 euro/mese ma che dal 1 aprile passerà a un nuovo costo al minuto da 0,10 cent a 0,20. In realtà si cerca di fare passare la clientela all’abbonamento ‘Tuttovoce’ con chiamate illimitate sì, ma a costi fissi di 29 euro/mese!A ciò si accompagnano anche le solite telefonate a tutte le ore del giorno. Questo comportamento colpisce in particolare un’utenza debole tradizionalmente legata a questo gestore come gli anziani o persone che utilizzano il telefono per emergenze e reali necessità. Infine un’ultima beffa: chi non ricorre alla domiciliazione bancaria si vedrà aumentare anche il costo per la spedizione della fattura, dopo avere già subito il raddoppio del costo del bollettino postale con l’invio della fattura mensile. Un comportamento davvero esecrabile quello di TIM che ha come obbligo quello della fornitura del servizio universale e che nel modo più scorretto scarica costi su fasce sociali deboli. Gli sportelli Federconsumatori sono a disposizione degli interessati per informazioni in merito".

"Ormai tutti gli operatori di telefonia mobile hanno modificato i loro contratti di utenza portandone la validità dei servizi da un mese a 4 settimane! Se i costi restano, invariati (bontà loro!) cambia tuttavia il tempo di validità dell’offerta che non dura più 30 giorni, bensì 28! Una ‘tredicesima’ a beneficio dei gestori e un aumento di costi dell’8% a danno degli utenti che in massa hanno denunciato alle associazioni dei consumatori questa modifica unilaterale delle condizioni di utenza. Dopo le proteste delle associazioni dei consumatori per questa modifica unilaterale è intervenuta l’AGCOM su indicazione dell’Antitrust che ha aperto un’indagine. Ci auguriamo un pronunciamento sollecito e a favore dei consumatori insieme a sanzioni esemplari per le pratiche commerciali scorrette delle compagnie di telefonia mobile insieme alla possibilità di recedere gratuitamente anche dopo i 30 giorni attualmente previsti insieme al rimborso di quanto pagato in più a causa della modifica unilaterale dell’offerta".