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FI, FdI e Lega e 'quel' commento sul carabiniere ucciso

Novara - "Un insegnante novarese - scrive Andrea Crivelli (Forza Italia), consigliere provinciale con delega all'Istruzione - in servizio presso l'istituto Pascal di Romentino, ha commentato l'omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega con un’espressione oggettivamente vergognosa: «Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza». Come Consigliere provinciale delegato all'istruzione, trasmetterò una nota sull'accaduto all'Ufficio Scolastico territoriale e al Ministro Marco Bussetti. I nostri ragazzi non meritano insegnanti così".

"Sono profondamente indignato per quel commento lasciato su Facebook da quell’insegnante di Romentino che dice ‘’uno di meno’’ in relazione all’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri  Mario Cerciello Rega e mi sembra quasi impossibile che nel clima di generale cordoglio per la morte di un uomo delle forze dell’ordine ci sia qualcuno che possa scrivere cose simili": lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri, a nome di tutto il partito novarese, che dal vice sindaco di Novara al presidente della Provincia, passando per tutti gli assessori e i gruppi consiliari, condivide in pieno la dichiarazione. "E’ un commento inqualificabile all’omicidio di un uomo delle istituzioni, che stava compiendo il suo dovere e che per garantire la sicurezza dei cittadini è andato incontro alla morte" aggiunge Nastri, che conclude: "Chi ha scritto quel post demenziale è un’insegnante e allora mi chiedo se sia possibile che possa presentarsi ancora a scuola. Che cosa potrà mai insegnare ai nostri figli una professoressa che plaude all’omicidio di un carabiniere? Mi aspetto che il Provveditore intervenga immediatamente. Nel frattempo, presenterò un’interrogazione al presidente del consiglio perché si faccia tramite con gli organi competenti affinché questa insegnante non torni più a scuola. Infatti, la gravità assoluta del suo commento è ancora più aumentata dalla sua professione".

“Un commento vergognoso e inqualificabile, a maggior ragione se davvero arriva da un’insegnante, come da informazioni presenti su facebook. Presenterò immediatamente un’interrogazione al Ministero competente, affinché sia fatta chiarezza, e siano presi adeguati provvedimenti”. I parlamentari piemontesi della Lega Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia e membro della commissione Affari Sociali, e Cristina Patelli, membro della commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, hanno ricevuto nelle prime ore di sabato numerose sollecitazioni, da parte di cittadini piemontesi indignati, a fronte di un post pubblicato su facebook da un’insegnante novarese, che recita: “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”. “La frase – spiegano l’on. Tiramani e l’on. Patelli – è a commento di una foto del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, vittima venerdì a Roma di un’aggressione mortale mentre svolgeva con scrupolo il proprio lavoro, a difesa della sicurezza dei cittadini. Un uomo che è morto da eroe, e che merita da un lato giustizia, dall’altro enorme rispetto, ammirazione e gratitudine da parte di tutti gli italiani perbene. Questa signora di Novara, pare anche docente di liceo, ha pubblicato un commento semplicemente folle, di cui come cittadina e come insegnante sarà chiamata a rispondere nelle sedi opportune”.

“Un segno di rispetto per onorare la sua memoria”, spiegano il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore all’Innovazione, Matteo Marnati. “Il Piemonte è vicino alla famiglia di chi ha perso uno dei suoi affetti più grandi - proseguono - Quanto alle parole gravi e inaccettabili che avrebbe pronunciato in queste ore attraverso un post di Facebook una insegnante novarese - aggiungono insieme all’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino - come cittadini piemontesi ci vergogniamo. Sappiamo che il ministro Bussetti si è già attivato per fare le dovute verifiche su un fatto per il quale chiediamo un provvedimento esemplare”. “Un soggetto del genere - concludono - non può stare all’interno di una scuola e, meno che mai, nel ruolo delicato e importante di chi ha la responsabilità di educare e insegnare ai nostri figli il rispetto per lo Stato, per le istituzioni e per chi le rappresenta ogni giorno. Anche a costo della propria vita”.

Il profilo della diretta interessata E.F. è oggi non in uso; poco prima di chiudere era comparso un post, nel quale si dissociava da quanto scritto sul suo profilo a proposito del carabiniere ucciso. A questo punto sarebbe interessante chi l'ha scritto? Per conto di chi? E soprattutto come avrebbe fatto ad hackerare o ad introdursi nella sua 'pagina' personale per scrivere un testo di quel genere e tono.

Del caso comunque se ne sta occupando anche la Questura e non è detto che ci saranno degli aggiornamenti anche importanti a breve.