Novara - È noto quanto lo sport abbia un ruolo sociale fondamentale: strumento di educazione e trasmissione di valori positivi, veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione, portatore di benessere psico-fisico e di prevenzione di ogni forma di discriminazione. Per motivi di fragilità familiare o per mancanza di risorse, però, molti giovani e giovanissimi sarebbero esclusi dalla pratica sportiva se, per andar loro in aiuto, diverse associazioni sportive novaresi non li accogliessero, erogando il servizio a titolo gratuito. Per affrontare questa problematica è nato, nel 2022, su iniziativa di ASD Polisportiva San Giacomo, il Fondo Solidale “IN SQUADRA ANCH’IO”, promosso da Fondazione Comunità Novarese in collaborazione con Comune di Novara. “Il tema dello sport accessibile a tutti ci è molto caro - commenta il Presidente di Fondazione Comunità Novarese, Prof. Davide Maggi – perché siamo fermamente convinti che la pratica sportiva sia un elemento fondamentale nella formazione delle ragazze e dei ragazzi, fin dalla giovanissima età. Fare sport consente di sperimentare le dinamiche del gruppo, sostiene i processi di sviluppo delle competenze motorie, cognitive, relazionali e tiene lontani da altri ambienti, potenzialmente pericolosi. Con il Fondo e con la rete di soggetti che gli si è creata intorno, abbiamo modo di offrire a chi, diversamente, non potrebbe farlo, un’esperienza di crescita e di vita importante. La partecipazione delle società sportive, l’adesione di tanti ragazzi e ragazze e l’entusiasmo che si è sprigionato intorno a questa iniziativa ci inducono a pensare di avere imboccato una strada giusta e ci spronano a continuare a percorrerla, insieme a tutti i partner”.
Il Fondo promuove la raccolta di donazioni per sostenere la pratica sportiva tra i minori tra i 5 e i 18 anni) che, per motivi diversi (difficoltà economiche, disagio famigliare o sociale), ne sarebbero esclusi.
“A distanza di due anni dalla costituzione del Fondo – commenta il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli, torniamo a parlare dell’iniziativa “In squadra anch’io”, con un obiettivo ben preciso: quello di avvicinare al mondo dello sport bambini e giovani che per motivi diversi (difficoltà economiche, disagio familiare o sociale) sono impossibilitati ad “entrare in squadra”. Il Fondo ha promosso una raccolta di donazioni per sostenere la pratica sportiva tra i minori arrivando ad oltre 120 bimbi che oggi, a differenza del passato, frequentano associazioni e società sportive della nostra città. Un’iniziativa che conferma, ancora una volta, la generosità e la solidarietà dei nostri concittadini ed imprenditori che, con il loro sostegno, hanno dato e stanno dando la possibilità a tanti ragazzi di partecipare alla vita sportiva della nostra comunità”.
Tra gli obiettivi del Fondo anche la volontà di supportare le associazioni sportive di base che operano in contesti territoriali disagiati e nelle periferie urbane a rischio emarginazione e povertà educativa, promuovere uno stile di vita attivo e sano e favorire sinergie attraverso collaborazioni tra associazioni sportive ed enti del settore pubblico e del Terzo Settore.
Oggi, a due anni dal lancio del Fondo (con un primo anno, per lo più di sperimentazione, si possono raccontare alcuni importanti risultati: in primo luogo le risorse che il Fondo ha attirato a sé:
Ø € 10.000 contributo del Comune di Novara
Ø € 20.000 risorse FCN e Fondo Contrasto alla Povertà costituito in FCN
Ø € 2.750 Fondo Rete Caritas Diocesi di Novara costituito in FCN
Ø € 4.900 donazioni di privati
Il Fondo è erogativo: le risorse non vengono capitalizzate e sono interamente disponibili per il finanziamento di iniziative di sostegno della pratica sportiva. Al Fondo possono aderire tutte le associazioni sportive dilettantistiche non profit (iscritte nel Registro tenuto dal CONI e operanti nell’ambito delle discipline regolamentate dallo stesso ente) che hanno sede e operano sul territorio del Comune di Novara.
Nei primi due anni hanno aderito 23 associazioni sportive e 128 sono i minori accolti che appartengono a 14 tra le associazioni aderenti (di cui 110 nell’anno 2023-2024).
La soglia ISEE fissata dal Comune per l’ammissione ai benefici del Fondo è di 8.300 euro.
“Sono orgoglioso del Fondo "In squadra anch'io" – commenta l’Assessore allo Sport Ivan De Grandis – che ha l’obiettivo di garantire a tutte le giovani e i giovani la possibilità di fare sport, sostenendo economicamente le fasce più deboli e investendo negli impianti sportivi. Grazie a questo fondo, molte bambine e bambini in difficoltà hanno potuto praticare diverse attività sportive. Ringrazio di cuore i sostenitori del progetto e auspico il continuo supporto della comunità. Da parte nostra, vogliamo rafforzare questo programma e continuare su questa strada, perché da sempre sono convinto che lo sport sia un diritto di tutti e un potente strumento di crescita personale e sociale”.
Come si può vedere, i numeri sono molto cresciuti nel secondo anno di attività, grazie alla rete che si è creata intorno al progetto: nello specifico, in quest’anno sportivo 2023-2024 dei 110 minori interessati, 70 sono maschi e 40 femmine con una distribuzione di Paesi di provenienza (Marocco n.39, Nigeria n.27, Romania n.2, Lakota n.1, Liberia n.1, Polonia n.1, Costa d'Avorio n.3, Perù n.2, Egitto n.4, Turchia n.4, Ucraina n.3, Albania n.3, Italia n.12, Senegal n.1, n.Togo 1, Tunisia n.6). Di seguito gli sport praticati: calcio, basket, pallavolo, pattinaggio a rotelle, judo, taichi, danza).
Delle 23 associazioni aderenti sono 14 le associazioni che, a oggi, hanno accolto i minori e sono, nello specifico: Asd Olimpia Sant’Agabio 1948, Asd Volley Novara, Asd Gioca Pattinaggio Artistico, Asd Centro Judo Novara, Asd Pernatese 1928, Asd Polisportiva San Giacomo, GSD Libertas Rapid, Novara Basket Asd, Gsd Gianni Scurato, Associazione Sportiva Centro Studi Taichi Libertas, Asd Union Novara, Unione Sportiva Dilettantistica San Rocco, Studio Danza Novara, Asd Veveri Calcio.
Per l’anno sportivo 2023/2024, grazie a Fondazione Comunità Novarese e Fondazione De Agostini (con un contributo totale di 36.500 euro su due anni di attività), la partnership si è arricchita dell’intervento di Sport Senza Frontiere, onlus che opera nel settore dell’assistenza educativa e sociosanitaria in favore di soggetti socialmente svantaggiati, attraverso la realizzazione di interventi di inclusione tramite la pratica sportiva, in modo particolare nei confronti di minori in condizione di disagio socioeconomico e a rischio di emarginazione.
“Il nostro territorio ci porta all’evidenza bisogni sempre più urgenti - dichiara Chiara Boroli, Presidente Fondazione De Agostini - soprattutto delle generazioni più giovani. Molte ragazze e ragazzi per motivi di fragilità familiare o per mancanza di risorse rischiano di essere esclusi dalla pratica sportiva. Per questo motivo abbiamo aderito con un nostro contributo al Fondo costituito da Fondazione Comunità Novarese, perché crediamo che garantire ai minori l’accesso ad iniziative educative e sportive consenta loro di sperimentare e sviluppare capacità, relazioni, talenti, passioni e aspirazioni a prescindere dalla condizione sociale dalla quale provengono. Questa iniziativa si inserisce nella scia degli altri interventi che la nostra Fondazione ha realizzato a Novara con il progetto “Sport per tutti a Sant’Andrea”, grazie alla collaborazione con le associazioni sportive del territorio”.
A partire dal 2015, Sport senza Frontiere ha cominciato ad operare stabilmente in tutti i Municipi di Roma, per poi raggiungere le città di Napoli, Milano, Torino, Bergamo, Trento, Spoleto, e Novara. In dodici anni di attività, Sport Senza Frontiere ha accompagnato, assistito e aiutato centinaia di bambini in situazioni di disagio socioeconomico e le loro famiglie.
“Grazie all'invito e al sostegno di Fondazione Comunità Novarese e Fondazione De Agostini – commenta Elena Gliberti, Direttore Generale di Sport Senza Frontiere - Sport Senza Frontiere dal 2022 porta l'attività sportiva nelle famiglie di Novara che vivono in situazione di difficoltà e sono a rischio emarginazione. E' stato un grande lavoro di squadra che ha creato efficaci sinergie con istituzioni e società sportive sul territorio. Siamo certi che sia solo l'inizio di un lungo percorso insieme, al fianco di famiglie che hanno bisogno di sostegno per partecipare alla vita della città e bambini che potranno crescere con lo sport. Abbiamo preso in carico più 30 beneficiari con i loro nuclei familiari, che sono accompagnati quotidianamente dai nostri educatori e psicologi e ci auguriamo di poter aumentare ulteriormente le risorse in campo per il prossimo anno sportivo”.
Il modello d’intervento e monitoraggio di Sport Senza Frontiere prevede l’affiancamento di un coordinatore territoriale, un educatore e uno psicologo ad ogni minore beneficiario e al relativo nucleo familiare. La presenza di queste figure professionali facilita la gestione delle relazioni con la società sportiva ospitante, la famiglia e il beneficiario stesso, garantendo il rispetto di un patto educativo siglato tra le parti. Sport Senza Frontiere opera attraverso una Rete Solidale, composta da enti segnalatori, centri medici e associazioni sportive, coinvolgendo non solo il minore ma tutto il nucleo familiare.
Il modello prevede la creazione e il mantenimento di tre reti di prossimità in ognuna delle città in cui si sviluppa il progetto, che sono fondamentali nel raggiungimento degli obiettivi dell’ente:
la prima rete è composta da tutte le organizzazioni, scuole, centri di ascolto delle parrocchie, servizi sociali del Comune e altri enti del Terzo Settore che segnalano al coordinatore territoriale i minori in difficoltà socio-economiche e a rischio emarginazione sociale;
la seconda rete comprende i centri medici che si occupano di prevenzione sanitaria dei beneficiari e tutela della salute;
la terza è quella formata dalle società sportive che accolgono i minori nei corsi sportivi, condividendo i valori educativi dello sport e collaborando al monitoraggio degli psicologi ed educatori.
Altri dati utili: dei 110 minori accolti nell’anno sportivo 2023-2024:
- 30 sono seguiti anche da Sport Senza Frontiere;
- 10 superano la soglia ISEE fissata dal Comune, ma sono stati inclusi grazie ad un contributo del Fondo solidale Rete Caritas costituito presso FCN (famiglie in situazione di fragilità economica con ISEE inferiore a € 12.000).
Gli obiettivi che il Programma di Sport Senza Frontiere si prefigge di raggiungere (che sono in linea con quelli per cui è nato il Fondo “In squadra anch’io”) sono: garantire ai minori svantaggiati l’accesso alla pratica sportiva, quale diritto fondamentale del bambino; contribuire allo sviluppo e alla crescita armonica di minori svantaggiati, grazie all’inserimento gratuito in programmi socio-educativi a vocazione sportiva; favorire i processi di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva; contrastare la povertà educativa nei territori urbani periferici più fragili favorendo l’accesso all’attività sportiva con finalità pedagogica; diffondere una cultura della prevenzione sanitaria e ambientale, basata sull’importanza di corretti stili di vita.
Chiunque può aiutare a realizzare il sogno di tanti bambini e tanti giovani atleti anche con una piccola donazione. Per donare, questi sono gli strumenti:
· BOLLETTINO POSTALE conto corrente n. 18205146 intestato a Fondazione Comunità Novarese
· BANCOPOSTA codice IBAN IT63 T0760110100000018205146 a favore della Fondazione Comunità Novarese
· CONTO PAYPAL intestato a Fondazione Comunità Novarese all’indirizzo mail donare@fondazionenovarese.it
ricordando SEMPRE di indicare nella causale “Fondo In squadra anch’io”.