Novara - Prosegue l’incessante attività di prevenzione condotta dalla Polizia di Stato nell’attività di contrasto alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, soprattutto nelle forme più gravi ed invasive costituite dai furti in abitazione. Solo negli ultimi due giorni sono state tratte in arresto quattro persone, autori di autonomi episodi criminosi, come di seguito riportato.
Nella notte tra il 25 e 26 novembre i Poliziotti della Questura di Novara sono intervenute in questo viale Leonardo Da Vinci, intercettando e catturando CHAFQANE EL HASSANE ET TOURABI nato in Marocco il 4.8.1992, residente a Novara, colto in flagranza del reato di furto aggravato sulle autovetture ivi parcheggiate. Arrivati sul posto, i poliziotti si sono trovati davanti ben 9 autovetture con vetri infranti, mentre, distante circa 100 metri, veniva notato un soggetto allontanarsi lasciandosi dietro un martelletto frangivetri. Inseguito e raggiunto, il soggetto, oltre a presentare ferite procuratesi nel corso dei predetti danneggiamenti, ammetteva di essere l’autore delle condotte citate. A seguito di perquisizione, indosso al medesimo venivano, altresì, rinvenuti gli oggetti appena sottratti sulle autovetture danneggiate. I proprietari, dopo la spiacevole scoperta, si sono recati in Questura per formalizzare denuncia.
Alle ore 18.00 di ieri martedì 26 novembre, personale della Questura di Novara, interveniva in via Carestia, a seguito di una segnalazione fatta da un cittadino che, tramite “113”, riferiva di aver notato due ragazzi scavalcare la recinzione di un’abitazione privata: l’operazione portava all’arresto di SAHLI Karim, nato in Tunisia l’01.07.1988, e di EL FAHEM Mahdi, nato in Tunisia il 25.01.1988, residente a Novara in Via S.F. d’Assisi, nr. 14, entrambi gravati da precedenti di polizia, per il reato di tentato furto in abitazione, aggravato dalla violenza sulle cose, in concorso. Giunti sul posto e presi contatti con il segnalante, questi indicava la cancellata oggetto della violazione, motivo per il quale gli operatori, convinti che i rei fossero ancora all’interno, si introducevano nel cortile, da dove avevano modo di notare che vicino ad una porta finestra vi erano dei vetri infranti. Con le necessarie tecniche operative si introducevano nell’abitazione, attraverso una tapparella posta al piano rialzato, che si presentava comunque abbassata. Proprio questo particolare (tapparella opportunamente abbassata), convinceva ancor di più gli agenti che i ladri fossero ancora in quell’area. Di fatto una volta in casa i due attori venivano individuati, mentre tentavano di nascondersi dietro un mobile della casa. A seguito della flagranza i due venivano quindi accompagnati fuori dell’abitazione per essere condotti in Questura.
Nella notte tra il 26 e 27 novembre HAMDI Mohamed, nato in Tunisia il 17.07.1982, veniva colto ed arrestato in flagranza del reato di furto aggravato perché sorpreso nell’atto di infrangere il vetro di un’autovettura parcheggiata in questo C.so Risorgimento, all’interno del parcheggio dell’Agenzia delle Entrate, il tutto in concorso con altro soggetto tutt’ora ricercato. In particolare, alle ore 00:35 del 27, due pattuglie della Polizia venivano inviate dalla Centrale Operativa all’indirizzo di cui sopra dove erano stati segnalati due individui vestiti con abiti scuri che si aggiravano tra le auto in sosta nel parcheggio adiacente la Sala Bingo e l’Agenzia delle Entrate; i due calzavano i cappucci dei rispettivi giubbotti impedendo così di essere visti in volto ed avevano appena infranto il finestrino di un’auto in sosta trafugando degli oggetti dall’abitacolo. Arrivati sul posto, i poliziotti iniziavano un inseguimento appiedato che si concludeva con l’arresto del predetto, mentre il complice riusciva a fuggire scavalcando la recinzione del parcheggio, guadagnando l’oscurità. Indosso all’arrestato venivano rinvenuti strumenti di effrazione e materiale appena trafugato, prontamente restituiti dalla Polizia ai proprietari nel frattempo rintracciati. Il tunisino era stato già identificato intorno alle 20 dagli stessi poliziotti nel corso di un normale controllo del territorio. Agli stessi aveva manifestato, ironicamente, l’intenzione di essere espulso coattivamente dal territorio, con ciò risparmiando il costo del biglietto verso la terra natale. Probabilmente fruirà dell’ambita agevolazione. Lo stesso è stato ristretto presso gli uffici della Questura in attesa di giudizio direttissimo.