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Girava in centro con un sanpietrino: arrestato dalla Volante

Un 33enne del Bangladesh fermato per lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale

Novara - L’episodio è accaduto intorno alle 13 di giovedì scorso. Tante le segnalazioni sull’utenza 113, a cui i cittadini  segnalavano una persona aggirarsi su corso Cavallotti, con in mano un sanpietrino, creando allarme tra i passanti. Immediato l’intervento della Volante della Questura di Novara, che si metteva sulle tracce del soggetto estendendo le ricerche anche sul Baluardo La Marmora, da dove uno degli agenti si poneva all’inseguimento del malvivente, percorrendo a piedi il tratto che conduce all’intersezione con via Azario. Proprio qui è stato intercettato l’individuo, che brandendo il porfido si voltava velocemente all’indirizzo del poliziotto con la chiara intenzione di lanciargli contro il sanpietrino, per poi repentinamente cambiare obiettivo e scagliare l’oggetto contro un passante. L’uomo veniva dunque bloccato fisicamente dall’agente, che a seguito di una violenta colluttazione riusciva a immobilizzare S.S., 33 anni, originario del Bangladesh. Questo l’epilogo della condotta criminosa dell’uomo, che poco prima si aggirava in centro minacciando i passanti e che, percorrendo via Azario, aveva anche danneggiato il parabrezza di un Fiat Doblo, scagliando un altro sanpietrino contro il veicolo in transito.È stato tratto in arresto in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni, quest’ultime cagionate ad un passante che è stato giudicato guaribile in otto giorni. La violenta resistenza, opposta anche negli uffici di polizia anche dopo l’arresto, ha fatto si che lo straniero fosse condotto in carcere e dopo la successiva convalida la permanenza nell’istituto di detenzione. E' stato sottoposto a giudizio con rito direttissimo, in esito al quale il giudice ha convalidato la massima misura afflittiva e applicato nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Benché senza precedenti penali, l’uomo risultava essere stato indagato, nella giornata precedente, da personale dell’Arma dei Carabinieri in relazione per reati analoghi, a riprova dell’elevata capacità criminale e pericolosità sociale del soggetto, che rimarrà al carcere della Bicocca fino al 2 marzo 2016, in attesa di giudizio.