Novara - E’ tempo di bilanci per le Fiamme Gialle novaresi. Il 2012 si è ancora una volta rivelato impegnativo ed intenso per i militari del Corpo, che hanno affrontato con le consuete professionalità e dedizione le sfide sempre più aggressive poste dalla crescente internazionalizzazione dei mercati e dal ricorso, a fini evasivi, a strumenti finanziari particolarmente sofisticati. “Ma il cambiamento culturale più rilevante - commenta il Comandante Provinciale di Novara, Col. t.SFP Angelo Russo - va probabilmente individuato nel ricorso sistematico, da parte dei verificatori del Corpo che abbiano rilevato fenomenologie evasive criminose, allo strumento del sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca di valore equivalente al profitto illecitamente conseguito o con l’attività evasiva, ovvero con la illecita percezione di finanziamenti pubblici. Ma non solo; in ossequio alle direttive impartite dall’Organo di Vertice del Corpo - continua l’alto Ufficiale - le Fiamme Gialle hanno dedicato una crescente energia operativa al controllo delle dinamiche e metodologie di spesa del denaro pubblico: ciò in considerazione del fatto che appare quanto mai evidente che si tratti di due lati della medesima medaglia, in quanto mai come in questa congiuntura economica appare imprescindibile evitare gli sprechi nella spesa pubblica. In tale contesto, alla Guardia di Finanza è affidato un ruolo di controllo che trascende la mera salvaguardia dell’osservanza delle prescrizioni delle singole leggi d’imposta, per comprendere, in senso più generale, la tutela di tutti gli interessi economico-finanziari dello Stato e dell’Unione Europea”.
1. Tutela delle entrate. Tradizionale core business dell’attività della Guardia di Finanza, la lotta all’evasione ha registrato nel decorso anno importanti risultati. Sono state eseguite 562 attività ispettive che hanno consentito di constatare l’avvenuto occultamento al Fisco di redditi per circa 53 milioni di euro, di recuperare all’imposizione 290 milioni circa di euro di costi indebitamente addotti in deduzione, di accertare l’avvenuto omesso versamento nelle casse dell’Erario di oltre 80 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto. Sono stati inoltre individuati 28 contribuenti completamente sconosciuti al Fisco (i cc.dd. “evasori totali”) ed ulteriori 9 “evasori paratotali”(che avevano “dimenticato” di inserire nelle dichiarazioni oltre il 50% dei propri reali introiti), segnalando al competente Ufficio Finanziario 248 milioni di reddito sottratti all’imposizione ed imposta sul valore aggiunto non versata per oltre 48 milioni di euro. Sono poi 59 i contribuenti segnalati alle competenti Autorità Magistratuali per fattispecie criminose fiscali o fallimentari. Di questi, 11 sono state tratte in arresto in esecuzione di misure cautelari personali emesse dalle Autorità Giudiziarie procedenti. E’ stata poi data esecuzione al sequestro preventivo di complessivi oltre 41 milioni di euro disposto in relazione a fenomeni evasivi – anche a carattere transnazionale– costituenti illecito penale, che saranno confiscati e confluiranno nel bilancio nazionale a seguito della condanna definitiva dei responsabili. Gli interventi esperiti dal Corpo a contrasto del fenomeno del lavoro “in nero” ha consentito di individuare 76 lavoratori irregolari. Sono stati poi effettuati più di 2.000 controlli per verificare il corretto adempimento dell’obbligo di rilascio di documenti fiscali (scontrini e ricevute), constatando irregolarità nel 33% circa dei casi, per un totale di 679 verbali di contestazione. In tale contesto, è stata data esecuzione alla misura sanzionatoria accessoria della sospensione temporanea dell’attività nei confronti di 30 esercizi in relazione a reiterate violazioni degli obblighi di emissione di documenti fiscali, ed è stata proposta alla Direzione Regionale delle Entrate la medesima sanzione per ulteriori 24 attività commerciali.
2. Tutela delle uscite. E’ stato individuato e denunziato alla Magistratura un soggetto che, simulando uno stato di cecità assoluta pur risultando in grado di condurre un autoveicolo e di gestire egregiamente le ordinarie attività quotidiane, percepiva indebitamente da quasi 20 anni una pensione privilegiata con relativa indennità di accompagnamento. Sono state inoltre esperite 6 attività ispettive nei confronti di altrettante Aziende che avevano percepito finanziamenti nazionali e comunitari, riscontrando irregolarità in tutti i casi e proponendo all’Ente erogante il recupero di oltre 3 milioni di euro complessivi. Agli arresti domiciliari è stato, poi, ristretto un funzionario pubblico responsabile di peculato con induzione di errore nei confronti dei vertici dell’Ente di appartenenza, che era riuscito in pochi mesi ad appropriarsi illecitamente di circa 296.000 euro di denaro della collettività. Nei confronti dell’uomo, peraltro, le Fiamme Gialle hanno altresì recentemente effettuato il sequestro- finalizzato alla successiva confisca definitiva a ristoro del danno patrimoniale subito - di un immobile ed di due autovetture di pregio. Ancora, sono stati controllati 66 contribuenti risultati percettori di “prestazioni sociali agevolate”, segnalando poi 20 “falsi poveri” alle competenti Autorità Giudiziarie per ipotesi di truffa aggravata e indebita percezione di contributi pubblici. Tra costoro, va ricordato, a titolo esemplificativo, l’esito di un controllo operato nei confronti di un libero professionista che, al fine di ottenere un assegno studio per la frequenza scolastica dei propri figlioli, aveva falsamente attestato un reddito inferiore rispetto a quello reale. Infine, sono stati segnalati alla Procura Regionale piemontese della Corte dei Conti danni erariali percomplessivi 8 milioni circa di euro, con la segnalazione di 33 responsabili.
3. Tutela dei mercati e servizi extratributari. Va, in primo luogo, ricordata - anche in relazione al notevole impatto mediatico riscosso in ambito locale - l’avvenuta esecuzione di misura cautelare personale emessa dal GIP di Novara nei confronti di un insegnante resosi responsabile di “atti sessuali con minorenne” e “pornografia minorile”. Nel settore del contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, i servizi svolti dal Corpo hanno determinato il sequestro di complessivi kg 2 di cocaina, con arresto di un corriere internazionale. Inoltre, i controlli effettuati a tutela del gioco legale hanno determinato l’individuazione di 13 irregolarità di ambito amministrativo nei confronti di altrettanti esercizi commerciali. E’ stata inoltre individuata e sottoposta a sequestro un’autofficina abusiva, il cui titolare, che operava in spregio a qualunque norma del settore, è stato segnalato alla Magistratura in relazione alla fattispecie contravvenzionale di “gestione illecita di rifiuti pericolosi”. Anche un odontotecnico che svolgeva, abusivamente, la professione di odontoiatra è stato denunziato per esercizio abusivo della professione medica. Sul versante della tutela della sicurezza dei consumatori, l’intervento più significativo ha registrato il sequestro amministrativo di quasi 12.000 prodotti di bigiotteria privi delle previste indicazioni comunitarie. Va, infine, rammentata l’importante operazione di contrasto alla pirateria musicale che ha consentito di interrompere una ramificata rete di distribuzione illegale di contenuti musicali tutelati, ad opera di un music provider con sede nella provincia novarese.
4. Linee programmatiche per il 2013. Nell’anno in corso la Fiamme Gialle novaresi continueranno a perseguire la tutela dell’economia legale e dei contribuenti rispettosi delle regole, puntando a recuperare le risorse sottratte alla collettività curando l’aggressione sistematica ai patrimoni illecitamente accumulati. Proseguirà, al contempo, l’attività di controllo economico del territorio, non solo al fine di tutelare gli interessi erariali, ma anche allo scopo di evitare fenomeni di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici corretti, perseguendo fenomeni illeciti quali lo sfruttamento di manodopera irregolare e l’abusivismo commerciale.