Share |

GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA BIGIOTTERIA PER 50.000 EURO

Novara - Nonostante un valore di vendita che poteva trarre in inganno sull’origine del prodotto, l’etichetta mancava o il paese di provenienza della merce non era dichiarato: la Guardia di Finanza di Novara ha sequestrato, per violazione al“Codice del Consumo”, 900 prodotti di bigiotteria per un controvalore pari a circa 50.000 euro. E’ proprio vero il detto popolare per cui non tutto quel che luccica è oro: dietro le sembianze di prodotti blasonati, commercializzati con marchi pubblicizzati sulle migliori riviste patinate, a volte si cela un articolo la cui origine potrebbe destare più di una perplessità nel potenziale acquirente.

L’intervento operato dalle Fiamme Gialle novaresi ha riguardato braccialetti, collane ed orecchini di noti marchi internazionali, commercializzati da un punto vendita di un’importante catena di negozi presente all’interno del centro commerciale “San Martino” di Novara.

La bigiotteria posta in vendita, nonostante il prezzo non esattamente popolare, non utilizzava alcuna etichetta e non rispettava pertanto il c.d. principio del contenuto minimo delle informazioni, che prevede l’obbligo di fornire al consumatore indicazioni sulla denominazione commerciale del prodotto, del produttore o importatore e soprattutto del Paese di origine.

I Finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Novara hanno quindi meticolosamente repertato e catalogato i prodotti, che sono rimasti in sequestro fino a quando, previa nuova e conforme etichettatura, la competente Camera di Commercio non ha dato il proprio assenso alla loro commercializzazione.

Al rappresentante della società - cittadino italiano - che gestisce il punto vendita è stata contestata la violazione del codice del consumo, punita con una sanzione pecuniaria di 1.032 euro.

Una piccola curiosità: dopo un primo periodo in cui, per poter procedere ad una veloce reimmissione in consumo della bigiotteria sequestrata, era stata apposta un’etichetta che indicava - chiaramente ed a grosse lettere - l’origine cinese del prodotto, l’indicazione è stata velocemente sostituita con un'altra recante, questa volta ben in piccolo, la dicitura “realizzato in P.R.C.”; che non è ovviamente riferita all’utilizzazione di un nuovo e più pregiato materiale bensì ad un altro modo per continuare a fornire la medesima informazione riguardo all’origine del prodotto.

“Le informazioni rivolte al consumatore, che devono essere quanto più possibili complete, trasparenti e corrette - commenta il Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle novaresi, Col. t.SFP Angelo Russo -costituiscono l’unico strumento disponibile per orientare consapevolmente le scelte d’acquisto senza essere costretti a “navigare a vista” tra una miriade di prodotti;  è per questo che l’attività della Guardia di Finanza a tutela del consumatore dalle pratiche commerciali scorrette - conclude l’alto Ufficiale -passa anche attraverso il contrasto al fenomeno dell’immissione sul mercato dei prodotti commercializzati in violazione del codice del consumo”.