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I 30 anni di Telefono Amico

Novara - Le cifre parlano chiaro: durante la trentennale attività di Telefono Amico sono arrivate un qualcosa come 140 mila telefonate. Un numero impressionante se si pensa che questa realtà, nata il 1 luglio 1984 era stata preceduta una serie di incontri preparatori che il dottor Luciano Viana, fondatore del Telefono Amico di Novara, aveva iniziato anni prima. Questo servizio è cresciuto in maniera esponenziale, espandendosi fuori Novara e collegandosi a una “rete” di altri 13 Telefono Amico presenti in tutta Italia attraverso la sigla CeViTA. Il traguardo dei sei lustri di attività è stato festeggiato domenica 12 ottobre nella Sala Conferenze del Centro di Consulenza Familiare di via Francesco Ferrucci a Novara. Gli onori di casa sono stati fatti da don Giovanni Zara, Parroco di Sant’Antonio e presidente del Centro di Consulenza Familiare e dal dottor Luciano Viana, l’anima del Telefono Amico e di altre iniziative legate al mutuo aiuto e alla solidarietà, “Libro parlato” tanto per fare un nome. I dati sull’attività in questi anni, sono stati sciorinati da Giovanni Signorino, membro del Consiglio Direttivo CeViTA  «dal primo gennaio 2014 al 31 agosto, le chiamate arrivate sono state oltre 5000; pensiamo di superare le 8000 entro la fine dell’anno». Dopo questo tutta una serie di numeri che fanno capire chi sono gli utenti del servizio, completamente anonimo; gli uomini il 70% e le donne il rimanente 30%. Quelli che maggiormente “alzano la cornetta” sono in una fasci d’età dai 35 ai 55 anni, mentre i volontari sono in maggioranza donne. La parola è poi passata a Claudio Eba, presidente del Telefono Amico CeViTA che ha parlato del «bisogno di essere ascoltati e accolti». Giosuè Ragazzoni, docente nei corsi di operatori con metodo Rogersiano (cioè valorizzare le potenzialità che uno ha insite nel proprio animo) ha puntualizzato come una «persona deve mettersi a disposizione dell’altro». L’intervento del professor Eugenio Borgna, incentrato sul significato dell’ascolto, ha scavato nell’interiorità della persona «si può ascoltare – ha detto – nel silenzio, creando dentro di noi gli spazi di ascolto». Borgna è andato oltre la consueta analisi «saper acsoltare, aprire un cuore disperato a una speranza è una grande vocazione, un raggio di sole in una anina inerme nel silensio del dolore». Il convegno sì è chiuso con l’intervento di Mons. Fausto Cossalter, Vicario Generale della Diocesi di Novara «grazie a voi che date ogni giorno un contributo insostituibile; il lavoro che fate è di stimolo per la Comunità». L’esibizione dei “The Brotherhodd Gospel Choir”, vincitore di tre Gospel Music Awards, diretto dal musicista ed architetto novarese Paolo Viana, ha chiuso la giornata del convegno, portando quella ventata di gioia che ha sottolineato il leit motiv di Telefono Amico (0321 628601 – 02 99777) : dialogare è vivere.