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I Benemeriti della Solidarietà 2019 dalla Fondazione Comunità Novarese onlus

NovaraSabato 18 gennaio 2020 al Nuovo Teatro Faraggiana di Novara sono stati consegnati,per il diciottesimo anno, i riconoscimenti di“Benemeriti della Solidarietà” da parte della Fondazione Comunità Novarese onlus; momento cui è seguito il conferimento dell’onorificenza di “Novarese dell’anno” da parte del Comune di NovaraLa Fondazione Comunità Novarese onlus ha assegnato il tradizionale riconoscimento  pubblico di “Benemeriti della Solidarietà” a quelle organizzazioni che, sensibilizzando le comunità di riferimento nei confronti delle proprie iniziative o verso iniziative altrui, sono riuscite a stimolare numerose donazioni o, comunque, suscitare sentimenti di condivisione nella collettività.

Come noto, fino al 2013, il riconoscimento è stato tributato a singoli donatori mentre, dal 2014, in linea con una maggiore attenzione per il proprio ruolo di “intermediario filantropico”, la Fondazione ha deciso di premiare le organizzazioni non profit che, in maniera più efficace, hanno saputo coinvolgere le rispettive comunità di riferimento, attraverso campagne di raccolta fondi. Non solo in termini di quantità di denaro raccolto ma, più che altro, in termini di abilità nel far appassionare il maggior numero di persone alla propria causa divenuta, così, un obiettivo comune.

Ai “Benemeriti” è stata donata, come tradizione, l’opera dell’artista Sergio Floriani, intitolata “Donare ti segna”; simbolo della Cultura del Dono di cui la Fondazione è autorevole messaggero.

La premiazione dei Benemeriti – commenta il Presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus, Dott.Cesare Ponti– è un momento molto importante per la nostra Fondazione ma anche una preziosa restituzione per il territorio che può vedere con i propri occhi e toccare con mano la generosità di tutte quelle persone che scelgono di donare tempo e risorse per migliorare la vita degli altri; soprattutto di chi si trova maggiormente in difficoltà. Anche quest’anno scegliere le cinque organizzazioni non è stato semplice perché sono moltissimi i progetti che ci vengono proposti ogni anno e davvero meritevole l’impegno di chi opera nel Terzo Settore ma crediamo di aver composto una “tavolozza” ricca, con tutti i colori che l’universo del volontariato può proporre, sapendoci stupire ogni giorno. Ci apprestiamo a vivere un anno cruciale: nel 2020, infatti, la nostra Fondazione festeggerà i suoi vent’anni e ci stiamo organizzando per celebrare questo anniversario insieme a tutta la comunità”.

La Fondazione Comunità Novarese Onlus ha consegnato il riconoscimento di Benemeriti della Solidarietà 2019 a 5 soggetti che hanno saputo stimolare i propri segmenti di comunità a donare in favore delle proprie proposte.

Nello specifico si tratta di:

1)   Parrocchia Santa Maria alla Bicocca di Novara per il progetto Restauro della facciata e apertura di un varco interno verso la cappella d’inverno. L’area denominata Bicocca rappresenta uno dei 12 sobborghi in cui era suddiviso il circondario della città di Novara durante il Medioevo e fino al XVI secolo, quando la decisione di potenziare le difese cittadine aveva portato alla distruzione di edifici civili e religiosi, soprattutto nella zona sud. A questo processo, sopravvive una cappella campestre, denominata “Degli Spagnoli”, situata presso la Bicocca, dove veniva venerata un’immagine della Madonna con Bambino. Per rispondere alle esigenze dei fedeli che risiedevano al di fuori delle mura, il piccolo oratorio venne ristrutturato e ampliato e, nel 1658, elevato al rango di parrocchia autonoma. L’immagine della Madonna con Bambino, in principio rimasta nella sua posizione originaria, prima del 1704, venne riposizionata all’interno dell’altare principale. Successivi rimaneggiamenti contribuirono a dare alla chiesa la fisionomia che ancora conserva e che ritorna in numerose stampe legate alla storia del Risorgimento, giacché testimone diretta degli eventi della battaglia del 23 marzo del 1849. Scopo del progetto è quello di risanare la facciata, per ovviare al degrado che sta colpendo gli intonaci applicati nel 1965, in seguito a un intervento manutentivo che portò alla completa sostituzione di quelli originali. Un secondo intervento si propone di aprire un passaggio diretto verso un ambiente poco utilizzato dell’oratorio, per ricavare un piccolo spazio da dedicare a “cappella invernale”.

2)      Prisma cooperativa sociale onlus di Novara per il progetto Prismiamoci. Dalla sua nascita, nel 1990, Prisma offre a privati, professionisti e organizzazioni del territorio un servizio di rilegatura artigianale, gestito da personale con disagio psichico, assistito da personale qualificato. Ciò consente di favorire l’integrazione di persone svantaggiate, attraverso l’offerta di un’attività lavorativa svolta in ambiente protetto. La rottura della vecchia stampante a caldo, rendendo necessario l’acquisto di un nuovo macchinario, ha offerto l’occasione di immaginare percorsi di “formazione in situazione” da destinare a 15 persone con disagio psichico che frequentano la Cooperativa e a utenti esterni, segnalati dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL di Novara o dai Servizi Sociali del Comune. Acquisite le competenze necessarie all’uso in autonomia della stampante e del relativo software, i beneficiari del progetto potranno realizzare un prodotto editoriale finito. L’intero processo, seguito da un’educatrice e da un responsabile della legatoria, offre l’occasione di gestire compiti e obiettivi quotidiani, sviluppare comportamenti responsabili e coerenti con i risultati prefissati, maturare senso critico, migliorare il proprio benessere psico-fisico.

3) Gruppo per la Civiltà Agricola Locale per il progetto Nuova illuminazione del museo “La Manera” di Borgomanero. Il Museo etnografico “La Manera”, situato presso Palazzo Bono, in frazione Santa Cristina a Borgomanero, si propone di salvaguardare e tramandare i valori della civiltà agricola. Attrezzi, mobili, suppellettili, biancheria e la meticolosa ricostruzione degli ambienti d’epoca scandiscono un percorso che tocca tutti gli aspetti della vita contadina, dalla devozione al lavoro, dalla scuola alla quotidianità domestica. Dal 1992, l’associazione Gruppo per la Civiltà Agricola Locale si adopera per mantenere aperto e fruibile il museo e per consentirgli di rinnovarsi ed essere in grado di stimolare e attrarre nuovo pubblico. Nel corso degli anni, si sono susseguiti importanti interventi di ammodernamento che hanno riguardato le strutture e i percorsi espositivi e oggi si impone la necessità di un impianto di illuminazione al passo con i tempi, che consenta di valorizzare al meglio la collezione e rendere più stimolante l'esperienza di visita.

4)   Associazione Orizzonti onlus di Invorio per il progetto Vuoi uscire con me? Vol. 2. Giunto alla sua seconda edizione, il progetto intende affrontare due problematiche: la difficoltà delle persone con disabilità di vivere il tempo non strutturato (al di fuori di contesti precisi come centri diurni, scuola ecc.) e l’esclusione dal gruppo di pari. L’obiettivo del progetto è quello di creare occasioni inclusive che agevolino la strutturazione di un tessuto sociale di appartenenza. Il progetto prevede: A) brevi soggiorni per persone con disabilità calibrati in base alle esigenze; B) ricerca e formazione di volontari; C) attività di gruppo per il tempo libero; D) attività sportive inclusive e adattate a bisogni particolari e ha la durata di un anno. Tutte le attività si svolgono nei week end e in orari pomeridiani o serali, con lo scopo di attivare proposte di tempo libero che coinvolgano la dimensione della vita legata allo svago e alle relazioni spontanee tra le persone con disabilità, i volontari e il contesto.

Ente gestione Sacri Monti per il progetto Restauriamo il Sacro Monte di Orta. Il Sacro Monte di Orta è sito a circa 400 metri d’altezza rispetto a San Giulio d’Orta e al suo lago. Al suo interno si trovano 20 cappelle affrescate, in cui 375 statue in terracotta di grandezza naturale, illustrano la vita di San Francesco d’Assisi. L’Ente di gestione dei Sacri Monti opera per avviare i lavori alla cappella della Nascita di San Francesco (o della Comunità), non solo per valorizzare un bene che oggi versa in condizioni critiche ma anche per ricostruire quel legame con la comunità a cui si deve la nascita del complesso. La cappella contiene un gruppo di statue in terracotta del primo ‘600, opera di Cristoforo Prestinari. Sulle pareti, scene precedenti e successive alla nascita di Francesco, opera del pittore Giacomo Filippo Monti. Il progetto è articolato in due anni e prevede il restauro dell’intonaco esterno, della facciata e dell’affresco della parete destra esterna, il restauro dei dipinti della zona statue e delle statue stesse e dei dipinti dell’atrio.