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Il Comitato per Pernate e la questione Cim

Pernate - Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato per Pernate a firma di Claudio Ferro, Carlo Ferro, Angelo Sesana, Paolo Manenti, Oscar Bernardinello, Renzo Pizzo, Massimo Zappa e Corrado Albertini: "Il Comitato per Pernate apprende dai mezzi d’informazione locale che la società C.I.M. S.p.A. è interessata da una serie di trasformazioni rilevanti, tra cui: 1. L’ intenzione del comune di Novara di liquidare la sua quota di partecipazione in CIM S.p.A. (16.88%). L’applicazione del Decreto Legislativo 19/8/2016 n.175, prevede infatti che le pubbliche amministrazioni dismettano le partecipazioni nelle società non strettamente necessarie al proprio funzionamento. Il comune di Novara, per inciso, è il terzo azionista, dopo S.A.T.A.P. S.p.A. (24.31%) e FINPIEMONTE PARTECIPAZIONI S.p.A. (30.06%). L’argomento è stato discusso anche nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 16 ottobre; 2. FINPIEMONTE ha in programma una riduzione delle sue quote (di circa il 10-15%) mediante l’offerta di un pacchetto azionario (creazione di una sub-holding) che comprende oltre al CIM di Novara (840.000 m2 ), gli impianti SITO di Torino (1.300.000 m 2 ) e RTE di Rivalta Scrivia (2.000.000 m 2 ); 3. Nel corso del mese di ottobre, l’attuale Presidente della società CIM, il dott. Maurizio Comoli, ha rassegnato le proprie dimissioni, motivate dall’applicazione della Direttiva Capital Requirements Directive (CRD IV), che pone un limite restrittivo al numero di cariche ricoperte dagli esponenti aziendali di banche di maggiori dimensioni in società esterne al proprio gruppo. Il dott. Comoli occupava tale ruolo dal settembre del 2009 e, dal maggio 2016, ricopriva anche quella di consigliere del Consiglio di Amministrazione della stessa società per nomina del Comune di Novara; 4. Anche l’Amministratore Delegato di CIM S.p.A., il dott. Massimo Groff, nominato meno di un anno fa, sembra stia lasciando la posizione ricoperta (bando per un nuovo A.D. di CIM, Finpiemonte - 11 settembre 2017), come peraltro aveva già fatto il suo predecessore, la dott.ssa Paola Pansini avendo rinunciato all’incarico solo dopo pochi mesi dal suo insediamento (estate 2016). Il Comitato per Pernate da più di dieci anni segue con attenzione le vicissitudini di questa società:  da un lato accoglie con favore la decisione dell’amministrazione comunale di risolvere questo conflitto di interessi, che ha accompagnato la storia dell’ampliamento dell’interporto CIM ed anche lo sviluppo del Piano Regolatore inerente l’abitato di Pernate (Area T3b);  dall’altro lato lo stesso Comitato intende esprimere preoccupazione per questa concatenazione di eventi. Tale concatenazione sta portando le Amministrazioni che hanno creato (e autorizzato a vari livelli) la società CIM S.p.A. ad uscire dalla stessa, ancora prima che vengano risolti quei problemi dal Comitato più volte segnalati e contenuti nel recente Esposto depositato. Il Comitato si domanda se il futuro assetto societario ed il suo management terranno conto dei problemi generati dalle precedenti proprietà tra i quali: la mancanza di controlli su alcune delle opere progettate e realizzate, il rilevamento mai attuato dell’inquinamento ambientale, la messa in sicurezza dell’assetto idraulico del Terdoppio, la sistemazione logistico-igienico-sanitaria della sosta dei mezzi e dei loro conducenti e la realizzazione di un assetto fognario adeguato per l’intero sito (ad oggi assente)".