
Novara - Suor Giustina Zanato è una religiosa minuta. Peserà nemmeno 40 chili. Eppure è una forza della natura, un esempio di grinta, caparbietà e soprattutto bontà che la rende davvero unica. E per questo incontrarla fa sempre un certo effetto. Nominata qualche anno fa Novarese dell'Anno è stata ospite la sera di martedì 15 novembre di Casa Alessia e di Giovanni Mairati (altro Novarese dell'Anno) nella sede di via dei Mille a Novara, grazie all'interessamento di Giovanni Montipò e di NRB, il gruppo di harleysti novaresi che da oltre un anno si distingue per le tante iniziative benefiche portate a termine. Ci sono i volontari di Casa Alessia, pronti ad impacchettare le ultime cose da spedire in una missione in Romania, diversi componenti di NRB e qualche giornalista. E poi c'è lei che con voce chiara, mai banale, racconta la sua storia che sembra un romanzo. "Sono partita da Novara dove insegnavo circa 35 anni fa per la missione in Brasile. Faccio parte dei Salesiani e il primo impatto con il Sudamerica è stato traumatico, visto che è andata smarrita la mia valigia. Ma questo mi è servito nel capire che se volevo ottenere qualcosa dovevo arrangiarmi sin da subito. Dopo varie esperienze in missioni di Manhaus o ai confini con la Colombia nelle Amazzoni ho condotto una missione tra mille e più situazioni di assoluto degrado. Con le altre sorelle abbiamo anche salvato minori destinati alle galere e alla perdizione definitiva e che oggi sono padri di famiglia e artigiani, per non parlare di quella volta che una madre ha partorito e gettato in un bagno il bimbo che teneva sino a pochi minuti prima nel grembo: pur tra mille difficoltà, abbiamo raccolto il corpicino e siamo riusciti a salvarlo. E poi c'è una piaga terribile che abbiamo in tutti i modi cercato di denunciare: la prostituzione minorile e la pedofilia. I 'benestanti' del posto infatti quando escono di casa dalle loro famiglie, vanno insieme a ragazzine di 12-14 anni lasciandole molte volte incinte. Una situazione davvero molto pesante che non ho mancato di denunciare alle autorità competenti. Il caso di queste ragazzine-madri è finito anche sui principali media di San Paolo e sul tavolo del Governo centrale di Brasilia. Un ministro mi ha anche contattato chiedendomi se ero disposta ad avere sorveglianza, temendo per la mia incolumità; ma io ho preteso che la protezione fosse offerta non a me, quanto a queste ragazzine vittime di un giro di prostituzione minorile increscioso e terribile. E così alla fine dai Superiori è stato deciso di trasferirmi in un'altra missione e in un altro continente 29 anni e 9 mesi dopo il mio arrivo in Brasile: il Mozambico. Questo Paese africano, dove vivo e opero da quasi 4 anni, è ricchissimo di materie prime (petrolio e diamanti su tutte), ma vive situazioni di estrema povertà. Ci sono enormi diseguaglianze sociali e ancora oggi si combattono qua e là delle guerre civili che lo rendono tuttora piuttosto pericoloso. Ora con l'aiuto di Gianni (Montipò - Nrb) e Giovanni (Mairati - Casa Alessia) contiamo di costruire un 'ponte' per aiutare la nostra missione anche nei bisogni più quotidiani, come l'approvigionamento di acqua, viveri, libri e cancelleria per permettere ai più giovani di studiare e migliorare le proprie condizioni di vita".
L'incontro si è concluso con una prima donazione di 500 euro da parte di NRB a suor Giustina. Una prima tappa di un lungo percorso che porterà il gruppo di harleysti novaresi in una nuova battaglia: quella della lotta alla pedofilia. E conoscendo la grinta con cui stanno ottenendo i loro risultati in questo anno e mezzo di attività c'è da scommettere che ci riusciranno anche stavolta. Buon lavoro NRB e Casa Alessia. E grazie suor Giustina per il tuo esempio di persona perbene che non si piega davanti a nulla e nessuno se la battaglia è quella giusta.
Gianmaria Balboni