Novara - “Il futuro è il più bel ricordo che puoi lasciare”. È questo il claim scelto da Fondazione Comunità Novarese per la nuova campagna dedicata ai Lasciti Solidali. La Fondazione si pone al centro di una rete di interlocutori operanti sul proprio territorio di azione, per svolgere un ruolo di coordinamento e mediazione che favorisca il miglioramento della qualità di vita della comunità.
Sono tre i macro-insiemi su cui si articola questa rete e con cui la Fondazione si interfaccia e sono rappresentati dalla Comunità che serve, dalle Organizzazioni del Terzo Settore che sostiene e dai Donatori che coinvolge.
Generare benefici per la comunità, stimolare le organizzazioni non profit ad avviare percorsi di crescita e diffondere la Cultura del Dono sono gli obiettivi della missione di un ente che nasce e opera, ogni giorno, per rendere migliore il domani.
Un lascito testamentario a favore di FCN è un dono al futuro della propria comunità.
Il testamento, spesso, è associato a momenti cupi dell’esistenza ma può essere inteso anche nel suo essere atto di responsabilità e generosità verso gli altri e il domani. Il testamento è l’unico documento che consente di disporre dei propri beni anche dopo la morte; in questo modo si ha la garanzia di continuare ad essere protagonisti attivi della comunità con cui si è condiviso un percorso di vita, tramandando i propri valori e la propria visione nel futuro. Perché è proprio il futuro il più bel ricordo che si può lasciare agli altri.
Fare testamento permette di esprimere le proprie volontà e assicurarsi che siano rispettate: è un atto fondamentale per determinare, in prima persona, il destino del proprio patrimonio, piccolo o grande che sia. Si ha, infatti, la certezza che i propri beni vengano destinati sia alle persone care, sia agli obiettivi etici e sociali perseguiti durante la tua vita.
Non serve un grande patrimonio, ognuno può decidere di lasciare ciò che può e che desidera.
“Le comunità e le persone che le animano – commenta il Presidente di Fondazione Comunità Novarese, Prof. Davide Maggi – stanno vivendo un momento storico in cui l’incertezza sembra essere il sentimento dominante. In questo contesto, la Fondazione di Comunità può rappresentare un punto di riferimento importante e un lascito alla Fondazione della Comunità in cui si vive è un atto di responsabilità civile nei confronti di chi ci circonda, anche se non lo si conosce personalmente. Un gesto di solidarietà in cui il frutto maturato durante la vita di ciascuno diventa nuovo seme e contribuisce a trasformare il futuro di tante persone”.
L’obiettivo, nella costruzione della Campagna Lasciti, è stato quello di proporre un messaggio che puntasse sui valori dell’empatia, unicità, fiducia, trasparenza e territorialità dell’ente, con l’idea di stimolare le persone a compiere un’azione di altruismo e prospettiva.
Qualche numero sui Lasciti.
In seguito all’emergenza sanitaria, la propensione al testamento verso le organizzazioni del Terzo Settore è aumentata e anche la fascia under 35 è, oggi, più vicina ai temi della solidarietà e dell’altruismo. Molti sono ancora i tabù e i luoghi comuni da sfatare ma l’interesse nei confronti dei lasciti è in aumento. Il 70% degli italiani, oggi, ha effettuato almeno una donazione ad un ente benefico nella propria vita e il 73% conosce i lasciti (percentuale che aumenta all’83% tra chi ha più di 60 anni). Tra i luoghi comuni, persiste l’idea per cui solo chi è ricco possa effettuare un lascito (40%) e solo un 13% ritiene che il lascito sia alla portata di tutti, a prescindere al patrimonio e dallo stato civile. Il non profit si conferma, comunque, l’ambito su cui gli italiani ripongono maggiore fiducia per contribuire a creare una società migliore.
La Campagna e il tema #ilPiùBelRicordo.
L’idea della Campagna, costruita insieme all’agenzia di comunicazione Guacamole (che ha sedi a Milano, Roma e Latina), ruota intorno all’apparente contrasto tra passato e futuro. I protagonisti della Campagna guardano “avanti” ma, in fondo, ciò che si vede nella parte superiore dell’immagine potrebbe essere anche un ricordo. Lo slogan aiuta a comprendere chiaramente il significato sottotraccia: nella vita, ciò che conta di più è ciò che puoi lasciare a chi viene dopo di te. L’eredità non è solo materiale ma anche spirituale: trascende il tempo (passato, presente e futuro) ed è ciò che ci rende essere umani. A oggi, gli strumenti prodotti, da FCN, per diffondere la Campagna Lasciti sono una brochure cartacea di 16 pagine a colori che contiene tutte le informazioni necessarie e che sarà distribuita nei punti di interesse (oltre che presente nella sede della Fondazione in via Gnifetti 12 a Novara), una landing page dedicata collegata al sito della Fondazione www.fondazionenovarese/lasciti e diversi contenuti per la comunicazione social.
Ogni informazione in merito si può avere contattando Fondazione Comunità Novarese onlus allo 0321.611781 oppure scrivendo una mail a g.vacchini@fondazionenovarese.it.
I Lasciti e FCN.
Nel 2019, in seguito alla scomparsa della Prof.ssa Ferutta, (il marito, Prof. Franchini era mancato nel 2006), Fondazione Comunità Novarese ha ricevuto l’ottavo lascito in ordine di tempo che è anche il più imponente dall’inizio della sua storia.
Il lascito Franchini – Ferutta comprende beni immobili tra cui la villa di via Gnifetti 12 in cui la Fondazione ha, oggi, la sua sede e altri situati a Novara e in alcuni punti del Nord Italia oltre a beni mobili e una donazione in denaro e titoli, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Il Lascito Franchini – Ferutta non è, però, l’ultimo: nel 2024 la Fondazione ha acquisito un nuovo lascito dalla famiglia Ubertini - Rabozzi di Cavaglio d’Agogna, composto da beni immobili e denaro, del valore di oltre un milione di euro. Questo lascito ha come scopo principale la formazione dei giovani (anche in ambito sanitario) e la Fondazione sta valutando, proprio in questi mesi, la strategia migliore per adempiere alle volontà dei testatori.
“I contatti con la famiglia – spiega il Direttore Generale di Fondazione Comunità Novarese, Dott. Gianluca Vacchini – sono cominciati nel 2017. Ci avevano conosciuti attraverso il Bilancio Sociale che ogni anno la Fondazione redige e hanno deciso di prendere contatti. A oggi, sappiamo che altre persone hanno scelto di indicare la Fondazione tra i beneficiari del proprio testamento e sono tutte persone con cui c’è stato un percorso condiviso: è importante che chiunque sia anche solo accarezzato dall’idea, ci contatti per capire insieme se e come è possibile procedere. Ci sono stati casi in cui ciò non è successo e la massima buona fede di chi non ha seguito le regole ha portato a imprecisioni che hanno reso impossibile soddisfare al meglio i desiderata dei testatori”.
“A oggi, la nostra Fondazione ha ricevuto nove lasciti testamentari – chiude il Presidente di Fondazione Comunità Novarese, Prof. Davide Maggi – per un patrimonio totale di oltre 11 milioni di euro. Sono cifre ingenti che testimoniano il lavoro svolto, in questi 24 anni, in termini di relazioni, garanzia, stima e trasparenza. Sono tutti valori fondamentali per una Fondazione di Comunità che basa il suo operato sulla capacità di creare legami onesti di reciprocità e fiducia. La nuova Campagna Lasciti vuole esprimere questi sentimenti e la nostra speranza è che possa rinnovare una collaborazione con il territorio che già esiste ma che crediamo debba essere riaccesa con una nuova, potente scintilla”.
Proprio al tema dei Lasciti è dedicato anche l’ultimo incontro del ciclo “Dire, fare, Donare” - Un percorso per formare professionalità e competenze del Terzo Settore strutturato da Fondazione Comunità Novarese. Giovedì 11 aprile dalle 17.00 alle 19.00 protagonista dell’incontro “Lascito Solidale – Il futuro del verbo donare” sarà Stefano Malfatti, Direttore Comunicazione e Raccolta Fondi Istituto Serafico di Assisi.
Quali sono i metodi adeguati con cui approfondire la Cultura dei Lasciti? Come suggerire metodi corretti affinché lo strumento non sia visto con scaramanzia? Malfatti fornirà dati economici e statistici relativi al tema dei lasciti testamentari, in modo da evidenziare come questo strumento, connotato da un grande potenziale in Italia, non sia ancora conosciuto in tutti i suoi aspetti. Così da far comprendere quanto sia fondamentale esplicitare le nostre volontà mentre siamo in vita e altrettanto importante, da parte delle organizzazioni, saper cogliere i profili dei possibili donatori, per avviare una riflessione utile sull’argomento e sfruttarne le potenzialità.
Lo speech di Stefano Malfatti sarà preceduto da brevi interventi di un rappresentante per il Consiglio Notarile Novara – Vercelli e Casale Monferrato (Notaio Emanuele Caroselli), Ordine degli Avvocati di Novara (Avv. Andrea Zanetta), Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Novara (Dott. Roberto Santagostino) che affronteranno brevemente, ciascuno, il tema dei lasciti nell’ottica della propria funzione (ruolo delle diverse professionalità, possibilità di intervento, eventuali possibili vizi e problematiche, risvolti fiscali e giudiziari).
Partecipazione gratuita con obbligo di prenotazione al link https://forms.gle/xvfCPpBQdpW9YLuJ9
Per informazioni, è possibile contattare gli uffici FCN, chiamando il numero 0321 611781 oppure scrivendo a comunicazione@fondazionenovarese.it.