Novara - In tanti, quanti nel poteva ospitare l'arengo del Broletto, nel tardo pomeriggio di giovedì 18 gennaio hanno preso parte al riconoscimento Il Novarese dell'Anno. Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha consegnato il diploma e la medaglia, anzi Sigillum, ai tre nomi prescelti da un'apposita giuria nei giorni scorsi. I tre per questa edizione sono: Elia Impaloni, Paolo Tacchini e Paolo Ferrari.
Queste le motivazioni che hanno spinto una nomina così importante e prestigiosa.
Elia Impaloni - (53 anni) - Inizia a lavorare come impiegata in un’utensileria di Novara, ma dopo il periodo di pratica trascorso al Gruppo Abele capisce che il mondo del sociale è esattamente il posto in cui vuole stare. Da quel momento, Elia Impaloni intraprende un nuovo percorso sia scolastico che professionale proiettato verso l’aiuto e il sostegno alle persone fragili. Viene nominata presidente di Liberazione e Speranza, l’associazione che lotta contro la tratta e il maltrattamento delle donne, ma il suo impegno, in breve tempo, cresce, così come la sua attività di supporto all’ambito sociale della città. Con passione, ha sempre considerato il suo “tempo lavoro” come un modo per restituire il dono a lei concesso dalla vita: il coraggio di essere felice, nonostante tutto. Insieme al lavoro, la famiglia rappresenta per Elia la scuola da cui tanto ha appreso: genitori immigrati, nella fatica famigliare ha conosciuto il significato dei piccoli gesti quotidiani. Ed è questo che continua ad insegnare ai suoi quattro figli. Contrasto alla vulnerabilità e all’ingiustizia, coraggio, dignità e semplicità sono le parole che risuonano nella sua vita quotidiana e che l’accompagnano ogni giorno.
Paolo Tacchini - (54) - Avvocato civilista, coniuga da sempre la sua professione ad una grande passione: quella per l’arte e l’antiquariato e, in particolare, per la pittura italiana del XIX e XX secolo. Una passione non casuale ma che ha una grande storia alle spalle: un padre cultore del mondo classico e appassionato d’arte, una madre affascinata dai tappeti antichi, uno zio, profondo conoscitore della storia, una nonna, colta e raffinata insegnante di lettere, un nonno, amante della pittura del secondo Ottocento e infine una bisnonna pittrice, allieva di Lorenzo Delleani. Fin dalla tenera età, la sua famiglia lascia in lui un’impronta molto profonda che lo porta a studiare il mondo dell’arte, a collezionare opere dell’Ottocento principalmente, a frequentare mostre e musei in Italia e all’estero. Un percorso da cui nascono importanti relazioni con studiosi, con altri collezionisti, mercanti e appassionati di arte. Nel 2017, insieme ad un ristretto gruppo di appassionati, dà vita a METS -Percorsi d'arte, l'associazione culturale di cui è Presidente e che, da anni, in stretta sinergia con la città, porta al Castello di Novara le Grandi Mostre. Opere straordinarie che hanno contribuito in modo determinante alla crescita culturale della nostra città divenuta punto di riferimento della pittura italiana dell'Ottocento in tutto il Nord Italia e non solo.
Paolo Ferrari - (43 anni) - Alla guida di un’impresa il cui fatturato oggi rappresenta il 10% del mercato italiano, un migliaio di dipendenti, oltre un centinaio di punti vendita distribuiti in tutto il Nord Ovest, Paolo Ferrari, nella gestione della Comoli Ferrari non ha mai dimenticato l’impronta data dal nonno prima e dal padre successivamente. Un’impronta che pone, da sempre, la massima attenzione non solo all’aspetto imprenditoriale ed economico, ma anche a quello sociale, culturale, ambientale. Sostenibilità, innovazione e coinvolgimento delle persone sono gli ingredienti del successo di questa impresa, strettamente uniti ad un radicamento e ad una presenza imprescindibili sul territorio. La “novaresità” di Paolo Ferrari si conferma da una parte nella convinzione che l’azienda nata a Novara debba non solo rimanere a Novara, ma crescere qui e non altrove; dall’altra, nell’impegno, collaborazione, disponibilità a supportare e sostenere le iniziative, gli eventi e i tanti progetti che vengono promossi, a conferma del forte legame che da generazioni unisce la famiglia Ferrari alla città di Novara.
Tantissime le personalità presenti: sen. Gaetano Nastri, il Prefetto Francesco Garsia, il Questore Alessandra Faranda Cordella, i consiglieri regionali Federico Perugini, Riccardo Lanzo e Domenico Rossi, il vice presidente della Provincia Michela Leoni, numerosi assessori della Giunta Canelli e consiglieri comunali, quindi il vicario generale del Vescovo mons. Fausto Cossalter, gli ex sindaci Massimo Giordano e Andrea Ballarè, tanti 'già' Novaresi dell'Anno, personalità del mondo della finanza, della cultura e del sociale, a testimonianza di una festa di Novara per Novara.
E ora, che inizi la Patronali e si cominci a raccogliere qualche indicazione o idea: il Novarese dell'Anno 2025 incombe! Buon San Gaudenzio a tutti...
Gianmaria Balboni