Novara - A conclusione della Settimana mondiale dell'allattamento materno il Servizio Pari opportunità della Provincia di Novara organizza, con la collaborazione dell’Università del Piemonte Orientale, il convegno aperto al pubblico “Il latte umano: un inno alla vita”, che si terrà alle 17 del prossimo 13 ottobre nel salone dell’Arengo del Broletto di Novara. "L’obiettivo di questa iniziativa scientifico-divulgativa – spiega il consigliere delegato Annaclara Iodice – è quello di informare la popolazione sui vantaggi derivanti dal latte umano inteso sia come allattamento materno, sia anche come donazione del latte, per tutti neonati, a termine e pre-termine, nel periodo neonatale e successivo. Il latte materno rappresenta, infatti, il primo intervento di promozione di salute individuale e collettiva e di prevenzione delle malattie degenerative in età adulta. A ciò si aggiungono anche le importanti ricadute sugli aspetti ambientali ed economici per le famiglie e per la spesa sanitaria".
Numerosi gli aspetti che saranno trattati durante gli interventi "curati da neonatologi e ostetriche dell’Università del Piemonte Orientale, dell’Università di Torino e dell’Asl Novara moderati dal professor Gianni Bona, Onorario di Pediatria dell’Upo, e dalla professoressa Ivana Rabbone, Direttore della Struttura Pediatria dell’Upo. Di particolare interesse sarà, inoltre, la relazione del professor Guido Moro, presidente dell’Associazione italiana Banche del latte umano donato di Milano, che illustrerà la situazione e l’attività svolta nel nostro Paese, uno dei più attivi dell’Unione europea in questo specifico settore. Attraverso gli autorevoli contributi previsti dal convegno “Il latte umano: un inno alla vita”, la Provincia, adempiendo ai propri obiettivi di informazione e divulgazione rispetto alle questioni inerenti la salute dei cittadini, intende sollecitare l’attenzione del pubblico rispetto all’importanza dell’allattamento al seno e a una realtà come la Banca del latte umano donato che offre un servizio selezionando, raccogliendo, conservando e distribuendo il latte umano donato da utilizzare per specifiche necessità mediche. Va tra l’altro ricordato che nel 2022 è stato ricostituito un gruppo, del quale fanno parte al quale partecipano membri dell’Associazione italiana Banche del latte umano donato, rappresentanti regionali sull’allattamento della Conferenza Stato-Regioni e altre componenti, per il monitoraggio dell’appropriatezza operativa e gestionale delle banche. Il latte della donna, al pari di organi o tessuti umani, non può essere infatti oggetto di commercializzazione: la donazione è gratuita e ne è garantita la privacy. La sicurezza e la qualità del latte umano donato – conclude il consigliere - hanno la loro più idonea collocazione in un contesto che preveda la promozione, la protezione e il sostegno dell’allattamento al seno".