Novara - Sabato prossimo, 6 febbraio, il Prefetto di Novara, Francesco Paolo Castaldo, farà visita ai locali dell’ex ambulatorio di Piazza Donatello, che ha trovato una nuova vita grazie alla prima sperimentazione di Democrazia Deliberativa attuata a Novara. Da edificio abbandonato a sede di attività di servizio, come laboratori per ragazzi, sportelli informativi e corsi di lingua. E’ questa la bella storia della struttura, un tempo Consultorio della Asl e ora prima realizzazione concreta di un metodo di partecipazione dal basso che la Onlus Territorio e Cultura sta proponendo da quasi tre anni in città. A rendere possibile il recupero è stato il programma “RiESCo” (Riattivare Energie per gli Spazi Comuni), nato dal confronto tra i residenti secondo i metodi della Democrazia Deliberativa. I cittadini di Rizzottaglia, Villaggio Dalmazia e Bicocca, chiamati ad individuare un obiettivo per la zona Sud di Novara, avevano infatti proposto di riutilizzare la struttura di piazza Donatello, lasciata a se stessa da 15 anni ma ancora riconosciuta come punto di riferimento non solo per i servizi che erogava ma anche come luogo di aggregazione e di relazioni. L’idea si è concretizzata grazie alla buona volontà di privati cittadini e associazioni (Territorio e Cultura Onlus; Croce Rossa Italiana - Novara; Associazione Cittadini del Quartiere Sud Novara; Noi del 4° Circolo; Centro Sportivo Italiano – Polisportiva Rizzottaglia; Centro di Solidarietà San Francesco alla Rizzottaglia, Movimento Cristiano Lavoratori) che si sono occupati del recupero sotto ogni aspetto, da quello progettuale, alle più pratiche, ma davvero necessarie, pulizie. La prima presentazione del centro, dopo una tranche di opere di adeguamento e ristrutturazione, è avvenuta il 3 ottobre 2015 alla presenza del sindaco Andrea Ballarè, del vicesindaco Nicola Fonzo, dell’assessore Paola Turchelli e dei rappresentanti delle fondazioni finanziatrici, Fondazione Cariplo, Fondazione De Agostini e Fondazione Comunità del Novarese. Da allora i passi avanti sono stati molti: i locali sono stati arredati e attrezzati grazie soprattutto a donazioni fatte da enti e organizzazioni e, soprattutto, il centro ha cominciato un’intensa attività. Da gennaio la struttura è aperta tutti i giorni (domenica compresa) con un considerevole numero di volontari e professionisti coinvolti, nonché una buona varietà di servizi e attività proposte, che vanno dall’assistenza legale per disabili ai laboratori psico-educativi per ragazzi e adolescenti, passando per i servizi di patronato e gli sportelli di ascolto per cittadini stranieri e inquilini delle case popolari; una varietà che aumenterà nelle prossime settimane. Inoltre, sono in corso i lavori di adeguamento della struttura per ospitare un ambulatorio infermieristico, il cui servizio sarà curato dal Comitato locale della Croce Rossa.
«Siamo davvero contenti che il Prefetto abbia deciso di accogliere il nostro invito e venga a visitare la struttura - commenta Franca Franzoni, vicepresidente della Onlus Territorio e Cultura - crediamo sia importante lavorare al fine di far conoscere sempre più alla città e alle istituzioni questa interessante esperienza di attivazione comunitaria di risorse ed energie finalizzate non solo e non tanto al recupero di una struttura che era abbandonata e in disuso a costi sostenibili, quanto soprattutto al rafforzamento dei legami e della solidarietà nel quartiere, attraverso un centro che si candida a diventare un punto di riferimento sociale e aggregativo per tutta la periferia sud della città, interamente ideato e realizzato grazie alla partecipazione cittadini». All’incontro sarà presente anche Mariella Enoc, vicepresidente dellaFondazione Cariplo, principale finanziatore del progetto SpeDD.
L’incontro sarà diviso in due parti: la prima, alle ore 18, vedrà un momento di incontro presso il centro polifunzionale con i volontari coinvolti nelle diverse attività promosse nella struttura e tutta la cittadinanza; la seconda parte, alle ore 20.00, vedrà una cena sociale il cui ricavato sarà destinato al Fondo aperto presso la Fondazione di Comunità del Novarese al fine di concludere i lavori di adeguamento necessari per attivare l’ambulatorio infermieristico. Per prenotarsi è necessario scrivere a progettoriesco.spedd@gmail.com oppure telefonare direttamente ai responsabili: 348 84 38 006 (Martina) / 339 63 59 402 (Giuseppe) entro il 3 febbraio.