Novara - Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio volti alla repressione dei reati contro il patrimonio, gli agenti della Volante hanno proceduto all’identificazione di due uomini di mezza età, che alla vista dei poliziotti, si atteggiavano in modo sospetto. Importante il contributo di un cittadino che, poco prima, segnalava al 113, alcune persone che in pieno centro cittadino approcciavano i passanti proponendo la vendita di un anello con pietre preziose e di altri monili. Lo stratagemma è quello noto come truffa dell’anello, ma anziché fingere il rinvenimento del monile in maniera fortuita - come spesso accade - sul marciapiede, in questo caso, al malcapitato viene proposto un vero affare, ovvero la possibilità di acquistare un oggetto prezioso ad un prezzo conveniente. È proprio in questo momento che si avvicina l’altro complice, che fingendo di interessarsi casualmente alla trattativa, si presenta come gioielliere professionista e offre la propria consulenza gratuita, attestando il grande valore dell’oggetto e la straordinaria convenienza dell’affare. A seguito delle ricerche, sono stati individuati F.M. e T.G., italiani, entrambi cinquantenni, rispettivamente residenti in Lombardia e in Sicilia, che non sono stati in grado di giustificare la loro presenza a Novara. In esito agli accertamenti effettuati, sono emersi a carico di entrambi diversi precedenti per truffa in ordine a fatti accaduti in varie città del nord Italia. Seppur non trovati in possesso di monili o gioielli, né ritenuti responsabili allo stato attuale di alcun episodio specifico nel novarese, nei confronti di entrambi è stato emesso immediatamente provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Novara.