Novara - Sta facendo discutere l'organizzazione di un incontro pubblico promosso dalla Fondazione Novara Sviluppo su un tema molto particolare (e attuale): “L’insetto nel piatto, il cibo del futuro”, che avrà luogo nella sede di via Bovio mercoledì 17 aprile alle ore 18. Sul tema è intervenuto l'esponente di Fdi (ed assessore allo Sport) Ivan De Grandis, che ha avuto modo di dichiarare: "Mi è arrivato un invito da parte di Fondazione Novara Sviluppo ad un evento da loro organizzato dal titolo 'L'insetto nel piatto, il cibo del futuro'. Credo che in una città come la nostra, legata alla sua tradizione culinaria e proprio a ridosso della Giornata dedicata al Made In Italy (15 aprile) per celebrare creatività ed eccellenza, promuovendo il valore e la qualità delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani, la Fondazione Novara Sviluppo promuove e definisce "cibo del futuro" insetti, farine e loro derivati. Ma cosa c'è di così futuristico nel servire cracker con farina di grillo? Le aziende del nostro territorio stanno attraversando un momento di profonda innovazione, rendendosi sostenibili, ma preservando sempre la qualità dei propri prodotti. In un contesto dove l'innovazione dovrebbe sposarsi con la tradizione, la Fondazione Novara Sviluppo, espressione del nostro territorio, ha preso una direzione del tutto opposta e che personalmente non posso e non potrò mai condividere. I grilli e gli insetti non hanno nulla a che fare con la storia e la cultura novarese. Mentre il mondo si evolve, è fondamentale non perdere di vista le nostre radici e quello che siamo. La cucina è una delle forme più tangibili della nostra identità, e promuovere gli insetti nei nostri piatti non solo è un affronto alla nostra tradizione agroalimentare, ma è anche un insulto alla nostra storia e alle realtà del nostro territorio, che ogni giorno lavorano per portare il cibo di qualità sulla nostra tavola. La Fondazione Novara Sviluppo dovrebbe infatti concentrarsi su ciò che rende unica Novara: l'innovazione ed il genio di chi fa la differenza in tutti i campi, i prodotti locali che sono un patrimonio formidabile e le tradizioni culinarie tramandate di generazione in generazione. Invece di abbracciare mode passeggere e discutibili, si devono promuovere le nostre imprese locali, che fanno della genuinità e autenticità il loro punto forte. I grilli non fanno parte del 'made in Italy' e sicuramente non fanno parte della cultura e della storia novarese. È tempo che la Fondazione Novara Sviluppo ritorni all'innovazione che non rinnega le nostre radici e si concentri su iniziative che veramente valorizzino gli sforzi fatti dal sistema Italia e dal territorio novarese. Ho sempre partecipato con piacere agli eventi proposti, ma questo è un evento che squalifica la nostra identità e che ritengo una vera provocazione. I cracker con la farina di grillo mangiateli voi!".
Non s'è fatta attendere la risposta della vice presidente della Fondazione Novara Sviluppo, Simona Pruno, che risponde alle osservazioni dell’assessore De Grandis sull’incontro cui prenderanno parte Giulia Maffei, biologa e divulgatrice scientifica, e Giulia Tacchini, communication designer, fondatrici dell'associazione Entonote. "Il nostro intento è unicamente quello di fare informazione, approfondire temi di attualità con esperti e studiosi, come sempre accade con le conferenze della rassegna “Per Sapere” che organizziamo ogni anno – sottolinea la vicepresidente – rispettiamo naturalmente la posizione dell’assessore, ma vogliamo ribadire che non vogliamo certo convincere nessuno a mangiare insetti né screditare in alcun modo la tradizione culinaria del Made in Italy o le radici culturali e le tradizioni del nostro territorio che anzi sosteniamo fortemente. Lo dimostrano diversi eventi che abbiamo organizzato con ospiti rappresentanti di imprese novaresi del settore enogastronomico, come Francesca Cantone, titolare dell’azienda agricola Zafferaia di Trecate e responsabile di Coldiretti Donne Impresa Novara e Vco, intervenuta a marzo all’Aperinnovativo dedicato alle donne imprenditrici e ricercatrici. Di fronte alla necessità di attuare la transizione ecologica numerosi studiosi ed enti di livello internazionale come l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) ha indicato gli insetti come fonte alimentare sostenibile definendoli come “cibo del futuro”. Ci interessa parlare di innovazione senza per questo “rinnegare le nostre radici” come dice De Grandis: sottolineiamo quindi ancora una volta che il nostro obiettivo non è promuovere un’alimentazione che comprende insetti ma dare la possibilità alle persone di conoscere da vicino l’argomento".