Novara - Novara, città ferita dalla drammatica scomparsa di Francesco Caldara, il turista 64enne ucciso a Tunisi in un attacco dei fondamentalisti islamici al Museo del Bardo, ha risposto alla grande all'appello partito dal sindaco Andrea Ballarè di dire "No!" al terrorismo senza se e senza ma. La sera di giovedì 19 marzo alle 20.45 in quasi quattrocento si sono dati appuntamento di fronte a Palazzo Cabrino, sede del Municipio, per dimostrare forza, unità e soprattutto tanta solidarietà verso la famiglia del novarese ucciso. Bello vedere la partecipazione bi-partisan alla fiaccolata: ottima e qualificata la rappresentanza della comunità musulmana presente in città, a testimonianza che non tutti coloro che credono nell'Islam sono per forza di cose integralisti o appartenenti all'Isis. E anche che qualcuno crede davvero nella cosiddetta primavera araba, arrivata in questo caso con due giorni d'anticipo. Ma poi va sottolineato che quasi tutti gli schieramenti politici hanno aderito all'iniziativa che, pur essendo partita dall'Amministrazione comunale novarese, non era per forza di cose targata 'centro-sinistra'. E così a fianco di Ballarè abbiamo visto non solo i 'colleghi' di partito Pirovano, Turchelli, Manica, Paladini, Rossi, Ferrari, Cattaneo, Gatti e Sironi (per fare qualche nome), ma anche esponenti che in Consiglio comunale o in altre sedi istituzionali siedono dall'altra parte, in opposizione, come: Sozzani, Binatti, Andretta, Arnoldi, Franzinelli, Canelli, Perugini, De Vito o De Grandis del Comitato No Musa (quello che ha portato Striscia la Notizia a Novara per denunciare 'l'abuso' di strisce blu in città).
Molto soddisfatto al termine del corteo, che ha percorso in silenzio quasi religioso alcune vie del centro cittadino, il sindaco: "Voglio ringraziare di cuore tutti coloro, davvero tanti per una iniziativa organizzata in poche ore, che sono intervenuti alla manifestazione di questa sera. Novara ha risposto con il cuore, stringendosi nella solidarietà alla famiglia di Francesco Caldara e esprimendo un fermo no alla violenza e al terrorismo. Un grazie sentito a tutte le forze politiche di ogni schieramento, che hanno voluto essere presenti. Un grazie davvero grande ai tanti cittadini di origine straniera, in stragrande maggioranza giovani e giovanissimi, che hanno dato una meravigliosa testimonianza. Un ringraziamento riconoscente a don Fausto Cossalter, vicario generale della Diocesi che ci ha portato il saluto del vescovo".
Novara ferita dal terrorismo islamico, ma viva più che mai. Questa la certezza a poche ore dal primo giorno di primavera.
Gianmaria Balboni