Novara - Domani, mercoledì 25 novembre, entra in vigore la nuova organizzazione dei turni di lavoro e di riposo in ambito sanitario: in particolare, bisognerà osservare almeno 11 ore di riposo consecutivo nell’arco delle 24 ore. «Si tratta del recepimento di una direttiva europea del 2003, ma che in Italia non era ancora stata applicata – spiega il dott. Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Novara – Ora è arrivato il momento dell’adeguamento ma, come spesso accade, ci arriviamo impreparati. Ancora una volta ci si affida alla buona volontà e al senso di responsabilità dei medici. Si tratta di una norma che va nella direzione di tutelare maggiormente la professionalità dei medici, spesso costretti a turni massacranti, e la salute dei pazienti – continua il dott. D’Andrea – Basti pensare che alcune prestazioni, magari anche molto delicate, vengono fornite in condizioni psicofisiche non ottimali e solo la grande disponibilità dei medici al sacrificio pur di garantire il diritto costituzionale dei cittadini alla salute consente di tenere in piedi il sistema sanitario. Per noi è anche una questione di deontologia professionale. Il nostro codice prevede espressamente che non dobbiamo “assumere impegni professionali che comportino un eccesso di prestazioni tale da pregiudicare la qualità della sua opera e la sicurezza della persona assistita. Il medico deve esigere da parte della struttura in cui opera ogni garanzia affinché le modalità del suo impegno e i requisiti degli ambienti di lavoro non incidano negativamente sulla qualità e la sicurezza del suo lavoro e sull'equità delle prestazioni”. Ma dobbiamo anche chiederci dove il sistema vuole andare a parare: garantire la salute dei cittadini o badare solo ai piani di rientro?».