Novara - Lo scrittore Sebastiano Vassalli è scomparso all’età di 73 anni a Casale Monferrato (Alessandria) dopo una malattia grave. Aveva scritto autentici capolavori come La chimera (vincitore del premio Strega nel 1990), Marco e Mattia (1992), Il Cigno (1996), Cuore di pietra (1996), Le due chiese (2010), fino al più recente Terre selvagge (2014), ambientato nell’antichità, ai tempi dello scontro tra i Romani e i Cimbri. Nato a Genova il 24 ottobre 1941, era candidato al premio Nobel per il 2015; è tra gli autori italiani più tradotti all’estero. Vassalli era vissuto sin dall’infanzia in provincia di Novara, un territorio al quale si sentiva molto legato. Collaboratore da molti anni del Corriere della Sera, per cui realizzava la rubrica settimanale 'Improvvisi', Vassalli conduceva una vita molto riservata. Il suo ultimo libro è Il confine, edito da Rizzoli.
Saranno celebrati mercoledì i funerali dello scrittore Sebastiano Vassalli. «Secondo la volontà dello scrittore - dice il sindaco di Novara Andrea Ballarè - saranno funerali laici, molto sobri ma con un alto contenuto civico. Allestiremo la camera ardente nella stessa giornata di mercoledì, dalle 10 alle 17, nella Sala Genocchio, a Palazzo Vochieri in corso Cavallotti, sede della Biblioteca Negroni, luogo a cui Vassalli era molto legato. Il funerale si terrà invece nel cortile del Broletto con inizio alle 17,30». Per tutta la giornata di mercoledì 29 luglio è stato proclamato il lutto cittadino.
La notizia della scomparsa di Sebastiano Vassalli è stata commentata dal sindaco di Novara, Andrea Ballarè, e dall'assessore alla Cultura Paola Turchelli. Il sindaco ricorda come «Quella di Vassalli per me è stata una presenza quotidiana: nel mio ufficio in Municipio, fin dal primo giorno dopo l'insediamento, ho voluto che fosse esposto un quadro di Vassalli. Un'opera "futurista" che risale ad un epoca giovanile, antecedente a quella della sua grande carriera di scrittore. Aveva voluto venire a rivederlo e mi aveva fatto dono del catalogo dellamostra in cui era stato esposto. Con Sebastiano Vassalli se ne va un grande testimonial di Novara e del suo territorio. Un maestro che ha saputo raccontare come nessuno i paesaggi, la storia, le atmosfere del novarese».
L'assessore Turchelli sottolineando come «Vassalli è stato un cantore della nostra terra, alla quale era profondamente legato, tanto da farne molto spesso lo sfondo sul quale si nuovevano le sue storie e i suoi personaggi. Lo avevo conosciuto molti anni fa, quando insegnavo all'Istituto Magistrale, ed ero riuscita a convincerlo, molto prima che questo tipo di iniziative divenissero consuete, a venire a scuola ed incontrare i miei studenti. Ricordo questa assemblea di 450 ragazzi incantati in soenzio quasi religioso ad ascoltarlo. Siamo rimasti molto legati. Abbiamo perso un grande scrittore e un uomo profondo, difficile, ma affascinante».