Novara - E’ stato presentato, dalla Struttura di Neuropsichiatria Infantile (diretta dal dott. Maurizio Viri) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara il libro della “Storia Sociale” sul prelievo di sangue: il progetto è stato sostenuto da alcuni volontari dell’Aeronautica Militare di Cameri che, attraverso uno spettacolo teatrale tenutosi al Broletto, hanno raccolto i fondi necessari. «L’iniziativa – spiega il dott. Viri - come per la precedente relativa all’esame dell’EEG, è finalizzato ad aiutare i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico ed altre condizioni di disabilità, ad affrontare un esame necessario, ma spesso fonte di stress, come il prelievo del sangue.
Il libro “La super punturina” è costituito da immagini semplici e accattivanti e da un testo chiaro. Le immagini prendono spunto dal cartone animato “Bing”. L’obiettivo della “Storia sociale” è quello di rendere visibili e prevedibili, sperimentandole direttamente prima e recuperandole sul libro poi, le sequenze di ciò che accadrà».
Per rendere più fruibile l’utilizzo della storia sono state previste due versioni una cartacea e l’altra digitale così che il bambino possa avere un iPad per seguire la storia anche durante lo svolgimento dell’esame.
Una delle maggiori difficoltà che incontrano i genitori dei bambini affetti da disturbo dello spettro autistico è quella di aiutar loro ad affrontare situazioni imprevedibili che escono dalla normale routine e che per il bambino diventano fonte di ansia. Spesso i bambini hanno difficoltà nell’elaborare gli stimoli sensoriali presenti nell’ambiente; talvolta provano fastidio anche solo nell’essere sfiorati o più semplicemente fanno fatica a dare significato a quello che avviene intorno: non riescono a comprendere perché un estraneo debba stringere un elastico intorno al loro braccio ed inserire un ago o perché è importante che stiano fermi sul lettino. Ecco allora che la storia sociale può aiutare il bambino a conoscere prima, e quindi a prefigurarsi, le azioni che svolgerà e la situazione che incontrerà.
Il progetto prevede, inoltre, sessioni di “desensibilizzazione” presso il Servizio di Neuropsichiatria Infantile, dove due psicologhe, con formazione specifica sui disturbi del neurosviluppo, incontreranno bambini e genitori almeno 15 giorni prima dello svolgimento dell’esame così da lavorare direttamente con i bambini ed offrire al genitore un modello di intervento comprensivo dei materiali impiegati per il prelievo.
Per l’Aeronautica Militare sono intervenuti il ten. col. Felice D’Amico (Capo ufficio Utt a Milano), il primo luogotenente Francesco Marini (presidente Sgmt), il primo luogotenente Giuseppe Rea, il maresciallo di terzo grado Alessia Guadalupi (tra l’altro protagonista dello spettacolo), il maresciallo di seconda classe Salvatore Giannini, l’aviere scelto Emanuele Maffei e l’aviere scelto Mirko Langella.
E’ intervenuto anche il dirigente scolastico dell’Omar, Francesco Ticozzi, coinvolto fin da subito nel progetto.
Per l’Aou era presente la direttrice sanitaria, la dott.ssa Daniela Kozel, e il direttore della Struttura complessa di ostetricia e ginecologia, il prof. Valentino Remorgida.