Novara - Può sembrare incredibile ma per l'Admor di Malta, la massima autorità religiosa ebraica sull'isola, prima di conoscere Adriano Stefanelli le scarpe erano un'optional. A raccontarlo è Stefano Core, già al vertice di Telecom Argentina e oggi imprenditore di successo. è stato lui a far conoscere il calzolaio all'Admor ed è lui ad accompagnarlo nella sua "visita pastorale" in Italia. Difficile portare scarpe se non si è abituati a farlo, ma le calzature di Stefanelli sono particolarmente comode. Lo possono testimoniare due papi, tre patriarchi, ma anche capi di stato e di governo, vip e imprenditori di successo, che fino ad ora hanno potuto beneficiare dell'opera del ciabattino.
"La bellezza è una questione di punti di vista, ma creare la bellezza è arte ed è questo ciò che rende unico il lavoro di Stefanelli - dice l'Admor, in visita a Novara - è una questione di spirito, di passione e di personalità. Stefanelli realizza la sua opera con amore e dedizione e questa energia rimane nel lavoro che compie".
Da qui anche una sorta di messaggio ecumenico, lanciato proprio da Novara. "Le nostre fedi sono simili, tutte le religioni monoteiste sono buone, così come ogni luogo in cui ci si ritrova a pregare - e poi ancora - bisogna iniziare a creare la bellezza nel mondo, essere artisti nel proprio piccolo perché il futuro possa essere più luminoso".
L'Admor è una vera autorità nel mondo ebraico, la sua missione è puramente spirituale ed educativa, la sua preghiera rivolta soprattutto a bisognosi ed ammalati.
Anche quella di Stefanelli, del resto, sembra una missione. A distanza di 10 anni dal primo paio di scarpe per Giovanni Paolo II, centinaia di testate in tutto il mondo hanno raccontato la storia del novarese più famoso, il commerciante-artigiano che, nei ritagli di tempo, continua a confezionare le scarpe dei potenti. Negli ultimi tempi, Stefanelli ha fatte le scarpe anche per le salme di due pontefici, Pio IX e Bonifacio VIII. Ed ora per l'Admor di Malta, che si è fatto prendere le misure direttamente da Stefanelli e ne ha ordinate ben 5 paia, rigorosamente morbide e comode, leggermente più ampie della sua taglia.
“Ancora una volta mi sono commosso ed emozionato – racconta Adriano – ciò che colpisce non è tanto l'interesse dimostrato per le scarpe, quanto il profondo messaggio che una personalità così autorevole ha saputo lanciare. Renderò presto la visita all'Admor, che ha voluto invitarmi personalmente a Malta”.