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Legambiente: L’ex Macello diventerà un parco… ma commerciale

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Legambiente Circolo Il Pioppo Ovest Ticino e Novarese, in particolare dal presidente Roberto Gazzola e dal vice presidente Mario Miglio: "Poco verde, tanti parcheggi, supermercato e maxi-shop non rendono più sostenibile la città. Gli organi di stampa, la scorsa settimana, hanno riportato notizia dell’avvio dei lavori di abbattimento degli edifici esistenti nell’area dell’ex Macello Civico di Novara, a seguito di SCIA (prot 148892/2023) di demolizione per “motivi di sicurezza”, e della non necessità di procedere con la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per il Piano Esecutivo Convenzionato. L’area, dal gennaio 2023 è passata dalla proprietà pubblica comunale a quella del fondo immobiliare VIP "Valorizzazione e Innovazione Piemonte", uno dei quindici che fanno capo alla società REAM SGR Spa con sede a Torino, definito come di “rigenerazione urbana” e “di tipo chiuso riservato a investitori professionali”; come precisato nel sito di REAM, le informazioni e i documenti di tale fondo sono riservati. Per conto del fondo VIP (il Comune partecipa con una quota) la società REAM ha presentato il Piano Esecutivo Convenzionato “per il rinnovamento urbano dell’area” dell’ex Macello. Tale Piano è sottoposto a Verifica di assoggettabilità a VAS, avviata con la Determina n. 41 del 01.08.2023. Il provvedimento di Verifica, come stabilito dal Codice dell’ambiente, deve essere emesso dall’Autorità competente (ufficio del Settore Ambiente del Comune) entro 90 giorni (ormai superati) e con lo stesso si stabilisce se assoggettare o escludere dalla VAS il Piano; il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, sempre in base al dettato del Codice, deve essere “pubblicato integralmente sul sito web dell’autorità competente”. Alla data del 05.02.2024, nel sito web del Comune non risulta la pubblicazione del provvedimento con le decisioni riguardanti la Verifica VAS e nell’Albo Pretorio non si trova Delibera di Giunta Comunale di approvazione del Piano. Non è quindi possibile verificare se e per quali motivi è stata decisa l’esclusione dalla VAS e se sono state o meno considerate le osservazioni che il Circolo di Legambiente “Il Pioppo” Novarese e Ovest Ticino ha formalmente presentato entro i trenta giorni dalla pubblicazione dell’Avviso che, per altro, ricadevano interamente nel mese di agosto, poco idoneo a favorire la partecipazione del pubblico. Legambiente, con le osservazioni, in sintesi, evidenziava che gli elaborati presentati: - non forniscono dati stimati delle emissioni determinate dall’aumento del traffico indotto dall’insediamento delle nuove funzioni, pur prevedendo un nuovo supermercato e altre attività commerciali e una superficie considerevole di parcheggi pubblici e privati (quasi 15.000 m2 tra quelli a raso, interrati e in copertura) e non indicano conseguenti specifiche misure di mitigazione e compensazione ambientale per garantire la qualità dell’aria; - non prendono in considerazione gli aspetti correlati al cambiamento climatico e in particolare la necessità di ridurre l’effetto isola di calore con la de-impermeabilizzazione del suolo e l’incremento delle superfici verdi e di adottare sistemi urbani di gestione sostenibile delle acque, condizioni che contribuirebbero a connotare l’intervento come ambientalmente sostenibile; - non presentano un bilancio tra le superfici permeabili e impermeabili/edificate e di quelle a verde attuali e previste da progetto e nel caso delle seconde, in base alla lettura delle tavole e dei dati forniti, il verde pubblico effettivamente fruibile per i cittadini è di 1.260 m2 (stralciando dai 2.135 m2 complessivi le aiuole collocate a lato della viabilità e dei nuovi parcheggi), pari a solo il 5% dei 24.274 m2 di superficie fondiaria dell’area di progetto; - non presentano rilievi fonometrici rappresentativi della situazione attuale e simulazioni attraverso modellazione in ordine al rumore generato per attestare l’effettiva rispondenza ai limiti normativi definiti dalla zonizzazione acustica e della normativa di settore: - non forniscono, nel Rapporto ambientale preliminare VAS, elementi specifici con riguardo alla relazione tra progetto e salute umana a fronte di una Relazione tecnica illustrativa di progetto che indica per il suolo superamenti delle concentrazioni di alcuni metalli e IPA e che afferma l’avvenuta notifica circa la potenziale contaminazione a carico della matrice sottosuolo, con attivazione dell’iter di bonifica e inserimento nell’Anagrafe Regionale dei Siti Contaminati; - non considerano la dimensione economica della sostenibilità e in particolare gli effetti dell’insediamento del “parco commerciale” per lo storico mercato rionale di Piazza Pasteur e in generale per i negozi di vicinato del quartiere Centro e Porta Mortara, quest’ultimo già recentemente interessato dalla presenza di un supermercato distante 80 metri dalla via Pontida che delimita il perimetro sud dell’area di ubicazione del previsto nuovo “superstore” e “maxi-shop”. Legambiente non rileva, nella previsione di destinazioni commerciali di tale Piano, una discontinuità rispetto a scelte passate e l’avvio di una strategia finalizzata a migliorare la sostenibilità urbana sfruttando la disponibilità di aree dismesse da riqualificare. Le scelte di tale Piano si ritengono dettate da un prevalente obiettivo di valorizzazione economica dell’immobile, non relazionate al contesto urbano e non inserite in un disegno di rinnovamento che delinei sinergie con il vicino complesso dell’UPO e con la potenzialità di recupero delle ex caserme. Legambiente fa presente che l’Allegato IV alla Parte Seconda del Codice dell’ambiente, riguardante i Progetti sottoposti a Verifica di assoggettabilità (a Valutazione di Impatto Ambientale) di competenza delle regioni, al punto 7, lettera a), indica i “parcheggi di uso pubblico con capacità superiori ai 500 posti auto”. Nel Rapporto ambientale preliminare (pag. 54) è riportato il dato dei parcheggi, in numero complessivo di 551 posti auto distribuiti tra quelli nei parcheggi a raso, nei parcheggi al primo piano (in copertura) e nei parcheggi a piano interrato e nella Tavola “Superfici a uso pubblico” (SUE_B2_03) del Piano sono individuate le superfici cedute a uso pubblico, che includono i parcheggi a raso, e quelle asservite ad uso pubblico, che includono i parcheggi interrati e sul piano copertura. A fronte di tale quadro, Legambiente non esclude che sussista l’obbligo, da parte dell’amministrazione comunale, a seguito della chiusura della procedura di verifica di VAS e dell’iter urbanistico, di sottoporre il progetto dell’intervento correlato al Piano alla procedura di Verifica di assoggettabilità a VIA".