Novara - Due i novaresi finiti in manette a seguito di due distinti interventi delle Volanti intervenute su segnalazione di episodi di maltrattamenti in famiglia nei confronti delle compagne.
Il primo è avvenuto nella notte di domenica 5 quando le Volanti sono intervenute in frazione Pernate chiamati dalla donna che aveva subito alcune percosse. I successivi accertamenti, effettuati, dapprima sui dati presenti negli archivi, che testimoniavano un passato di denunce da parte della donna per episodi analoghi, e successivamente sulla base della testimonianza della stessa malcapitata hanno permesso di mettere un luce una situazione già in atto ormai da 4 anni durante i quali la coppia a più riprese si era lasciata, proprio per le continue liti ed i maltrattamenti subiti, e si era riappacificata. L’episodio finale era nato dal fatto che il figlio di pochi mesi piangeva e l’uomo, infastidito, aveva imposto alla donna di farlo smettere e, per essere più convincente, le aveva stretto forte il collo provocandole evidenti lividi che si sono aggiunti ad alcune tumefazioni presenti sul corpo della donna e fatte dallo stesso alcuni giorni addietro. La direttissima ha confermato l’arresto operato dalle Volanti applicando, altresì nei confronti di D.S. classe ‘71, la misura cautelare dell’obbligo di allontanamento dalla casa familiare. Il secondo episodio è avvenuto, invece, nella scorsa notte quando una giovane donna novarese ha trovato il coraggio di denunciare i violenti pestaggi ai quali da circa tre anni era sottoposta da parte del convivente, T.A., novarese del 77’.
L’ultimo episodio si è protratto dalla sera di mercoledì 8 fino alla sera di giovedì 9 giugno. L’origine del litigio lo sperpero di denaro da parte dell’uomo che di fronte ai rilievi della compagna ha pensato bene di pestarla minacciandola con un coltello. I pestaggi sono proseguiti nella giornata precedente quando la donna ha cercato, prima consigliata da un amico, e poi, esasperata ha deciso di riprendersi le sue cose per andarsene definitivamente da casa. Nella prima circostanza, infatti, l’uomo la raggiunta trascinandola via letteralmente per i capelli, e una volta a casa, nel pomeriggio, l’ha scaraventata giù dal balcone del piano terreno colpendola ripetutamente a calci e pugni. Nel tardo pomeriggio la decisione, su consiglio dei parenti, di denunciare i ripetuti episodi di violenza subiti. Immediati i riscontri da parte del personale delle Volanti che hanno portato all’arresto dell’uomo che si trova ora in carcere in attesa della convalida dell’arresto.