Novara - Gli addetti del Servizio Parchi e Giardini stanno procedendo a potature e ad abbattimenti in varie parti della città; si tratta per la maggior parte di interventi che risolvono problematiche evidenziate da segnalazioni dei cittadini pervenute negli scorsi mesi. In particolare si è proceduto alla potatura del filare Parco via Alfieri (come da immagine), alla potatura del filare di Querce rosse in viale IV Novembre (a causa dello spostamento del mercato), alle potature dell’area verde via Nazioni Unite, dell’area verde via XXVI Agosto e di un Celtis australis in via Marconi. Sono stati eseguiti abbattimenti nel giardino di via Solferino, in via Paletta ed in Largo Bellini. Sono state inoltre completate 149 perizie di stabilità delle piante in diversi ambiti cittadini che comporteranno alcuni abbattimenti e diverse potature, in particolare la messa in sicurezza dell'area destinata a Bocciodromo scoperto in Baluardo Massimo d'Azeglio, con diversi abbattimenti e la potatura degli alberi in prossimità del mercato scoperto.
Il Servizio Verde Pubblico ha recentemente proceduto all’abbattimento di 7 platani colpiti dal “Cancro Colorato”. Le piante si trovavano al Torrion Quartara, in via Martino della Torre, sul Baluardo Lamarmora e presso la scuola Duca D'Aosta di Viale Roma. Gli interventi si sono resi necessari per garantire la sicurezza dei cittadini. Novara è una città da molti anni interessata dal cancro colorato del platano. I primi focolai sono stati individuati 30 anni fa, ovvero poco tempo dopo l'insediamento della malattia in Piemonte (1979). Sin dal 1983 si sono avviate collaborazioni strette tra Servizio Parchi e Giardini e il Settore fitosanitario della Regione Piemonte, quest'ultimo organismo attuatore della lotta obbligatoria al cancro colorato sul territorio regionale. Attraverso controlli periodici (indicativamente in primavera e in tarda estate-inizio autunno) si individuano le piante colpite dal cancro colorato, che verranno abbattute, con i platani adiacenti, secondo modalità e tempistiche precise volte a ridurre le possibilità di diffusione ambientale accidentale dell'inoculo di Ceratocystis platani, patogeno responsabile della malattia.
Il costante monitoraggio sul territorio, l'attenzione nelle operazioni di manutenzione ordinaria e il rispetto del Decreto di lotta obbligatoria ha condotto ad una contrazione della patologia passando dai 15-20 casi di Platani affetti ogni sei mesi agli attuali 7 Platani affetti in tutto il 2013. Il patogeno, assolutamente innocuo per l'uomo, viene contenuto con abbattimenti particolari che, come si nota nelle immagini allegate, prevede la riduzione della segatura prodotta dalle operazioni di taglio (effettuando tagli più lunghi dell'ordinario), utilizzando teli di plastica per non far cadere al suolo scaglie di legno e irrorando con prodotti specifici. I tronchi e le scaglie di legno sono smaltiti presso un impianto di generazione di energia elettrica autorizzato dalla Regione Piemonte.