Novara - "In questi giorni - commenta Mattia Rago, Fisascat Cisl - si è dibattuto sulla proroga della chiusura scuole e degli impianti sportivi, con cui sicuramente concordo pienamente al fine di tutelare la salute della popolazione, però poi paradossalmente i lavoratori appaltatori impegnati presso l’ospedale di Novara, nonostante siano stati rilevati dei casi di contagio ed avendo richiesto in data 23/02/2020 alle società appaltanti di attivarsi per fornire dei DPI adeguati ai lavoratori, ad oggi non hanno avuto nulla, alcuni esempi: la società che si occupa della sicurezza del nosocomio la cui principale attività viene svolta nel triage del pronto soccorso dove accolgono assieme al personale sanitario coloro che arrivano con malesseri; oppure le addette alle pulizie, queste recuperano nei vari reparti anche quello degli infetti coperte, lenzuola o ciò che deve essere igienizzato o buttato senza abiti monouso essendo così potenzialmente a rischio contagio del virus; le addette alle pulizie vengono munite solamente di guanti e igienizzanti, mentre la società di vigilanza non ha fornito nessun dispositivo (mascherine, igienizzanti) o altro che possa tutelare la salute dei lavoratori ne tantomeno informare con disposizioni le GPG. Ora sicuramente non facendo parte della zona rossa o gialla le misure sono minori però credo che per buon senso il personale dovrebbe essere dotato di mascherine o degli stessi dispositivi cui viene dotato il personale sanitario poiché gli stessi lavoratori rispetto al personale sanitario hanno un’esposizione minore però hanno comunque un contatto con le persone in maniera equivalente, inoltre ricordo tra l’altro che le stesse Guardie Giurate che operano presso il pronto soccorso sono dislocati a svolgere altri servizi nella provincia, pertanto nel caso in cui disgraziatamente venissero contagiate diventerebbe veramente un problema difficile da controllare. Pertanto richiedo che la direzione sanitaria convochi un tavolo con le società appaltanti ed obblighi in via precauzionale a fornire a tutti i lavoratori e alle lavoratrici i giusti dispositivi per tutelare la loro salute e quella delle loro famiglie, ritengo che se il personale sanitario come giusto sia ha a disposizione tutti i dispositivi per fronteggiare l’emergenza debbano averlo anche gli appaltatori non esistendo lavoratori e/o lavoratrici di seria A o di serie B. Invito ad utilizzare il buon senso e a non attendere ordinanze o degenerazioni di situazioni, credo che la miglior difesa sia la prevenzione".