Novara - Migliorano le criticità legate al maltempo nel Novarese, dove la situazione sta lentamente tornando alla normalità con strade in progressiva riapertura e il livello dei laghi Maggiore e d’Orta che progressivamente sta iniziando ad abbassarsi. Questa mattina, giovedì, la situazione di principale criticità si registra sulla Sp 34 dell’Alto Vergante, dove nella notte si è verificata una frana che ha portato alla chiusura della strada: si registrano disagi in particolare nei pressi dell’abitato di Pisano. Gli uomini della Protezione civile e i Vigili del fuoco sono al lavoro per mettere in sicurezza il tratto. Ieri a Pella si è registrata la situazione di maggiore criticità per quanto riguarda il Novarese, una frana si è staccata lungo la provinciale che da Alzo porta a Madonna del Sasso: le case a ridosso della frana sono state evacuate, una quarantina le persone coinvolte, ospitate presso l’area sportiva di San Maurizio d’Opaglio. Anche ad Orta alcuni ospiti della Casa di riposo sono stati preventivamente evacuati: nove persone sono state ospitate presso Villa Serena, nove presso le suore della Carità di Miasino e una ha trovato accoglienza presso parenti.
Le scuole: ad oggi, giovedì, sono chiuse a scopo precauzionale le scuole di Pella e quelle di Gozzano. Ad Arona non sono sui banchi gli alunni dell’istituto delle Marcelline che si trova sul lungolago. Ieri, mercoledì, a Borgomanero l’Agogna ha superato il livello di guardia: gli studenti del liceo scientifico e dell’istituto tecnico hanno lasciato l’edificio scolastico, accanto al torrente, una misura di sicurezza per evitare evacuazioni in emergenza. Sta tornando alla normalità, con progressive riaperture, la situazione di alcune strade che ieri erano state chiuse per allagamenti o piccoli smottamenti, in particolare nei dintorni di Momo, tra Briga ed Invorio, a Grignasco e nell’area industriale di Gozzano dove l’acqua aveva allagato il piano terreno di alcune aziende. Chiuse precauzionalmente per alcune ore anche alcune strade nel Basso Novarese.
Migliora la situazione dei laghi, anche se un ulteriore peggioramento è previsto nel fine settimana. Nella notte ha rallentato la crescita il livello del lago Maggiore, fino a quasi stabilizzarsi intorno alle 7 di giovedì mattina, quando le acque hanno raggiunto 196,53 metri di quota, 14 centimetri in più rispetto alle 20 di ieri. Rimane sempre sbilanciato il bilancio tra afflussi e deflussi: i primi alle 7,30 di oggi erano a 3.380 metri cubi al secondo, in leggero calo rispetto a ieri sera, mentre i deflussi erano a 1.898 metri cubi al secondo. I modelli predisposti dal Dipartimento di scienze della terra della Supsi, l'università del Canton Ticino, indicano una discesa del livello di circa 70 centimetri nei prossimi due giorni, prima di una ripresa della crescita che dovrebbe portare a una nuova piena per la notte tra sabato e domenica, quando è previsto un sostanziale peggioramento delle condizioni meteo.
«Il personale della Protezione civile e gli uffici provinciali, di concerto con i Vigili del Fuoco e le Forze dell’ordine, si è messo in moto per far fronte all’emergenza maltempo e alle situazioni di criticità che si sono verificate in diversi comuni del Novarese – spiega il presidente Matteo Besozzi – Io stesso sia mercoledì sia giovedì ho voluto affiancare i tecnici, i sindaci e il personale impegnato in prima linea. Fortunatamente la situazione di pericolo sta progressivamente rientrando, anche se ieri, in particolare riguardo la frana di Pella, si sono vissuti momenti di forte preoccupazione (nel primissimo pomeriggio di giovedì peraltro Besozzi incontrerà a Pella l’assessore regionale alla Difesa del suolo Balocco, ndr). La perturbazione – prosegue Besozzi - ha messo in crisi tutto il reticolo idraulico, soprattutto del medio/alto Novarese. Fortunatamente non si registrano ferimenti o danni alle persone».