Novara - «Le misure per la sanità inserite nel decreto-bollette vanno viste come un primo passo per rendere attrattivo il Servizio sanitario nazionale»: è il commento del dott. Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri. «La previsione di un’aggravante specifica nel caso di lesioni ai medici – aggiunge D’Andrea – e del conseguente aumento delle pene rappresenta un elemento positivo del decreto, anche per il fatto che viene finalmente riconosciuto il fatto che i sanitari sono sempre più nel mirino. Così come va valutato positivamente l’incentivo economico per chi opera nel Pronto soccorso. Tuttavia si tratta solo di un primo passo – conclude il presidente dell’ordine - Occorre agire a livello più ampio, aumentando gli investimenti, programmando e ampliando le assunzioni, migliorando le condizioni di lavoro, pensando a un meccanismo di premialità per chi preferisce restare nel SSN, in modo da porre un freno al fenomeno, ormai cronico, degli abbandoni per passare al settore privato. Tutti provvedimenti che servirebbero anche a regolarizzare il fenomeno dei cosiddetti ‘gettonisti’, fenomeno che ora è incontrollato ma che è dovuto alla gravi carenze dei Pronto soccorso».