![](https://www.freenovara.it/sites/default/files/imagecache/400xY/valeria balossini.jpg)
Novara - "Carissimi - scrive il vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, commentando la scomparsa prematura della giornalista novarese Valeria Balossini - mi unisco al dolore di mamma Augusta, di papà Elio e del fratello Marco, a quello della numerosa redazione dei settimanali diocesani e dei giornalisti novaresi tutti, per la prematura scomparsa di Valeria, recisa nella pienezza della vita da un male incurabile, contro il quale non ha mai smesso di combattere. Voglio ricordare Valeria, anzitutto, come una donna che ha ricamato le pagine dei giornali, curando il racconto delle variegate espressioni artistiche di cui è ricca la nostra diocesi gaudenziana. Nei numerosi servizi, offerti ai suoi affezionati lettori, ha cercato di far cogliere quella polifonia di messaggi che costellano un territorio così vasto come il Novarese. Voglio ancora ricordare Valeria per la sua vita e professionalità che si è espressa con un lavoro giornalistico semplice e raffinato, come una tavolozza di papaveri nel campo del mondo. Scrive un poeta francese, Christian Bobin, ne Il Cristo dei papaveri: «La morte, che appartiene al tempo, non può toccare qualcosa che non appartenga al tempo. Eternità dei papaveri». Seppur rapita anzitempo, come il fiore del campo, Valeria è stata per noi una presenza preziosa. È l’eternità dei cristiani. Lo dico con voce sommessa ad Augusta, a Elio e a Marco, a tutti voi. Vi abbraccia, stringendovi con affetto, il vostro vescovo".