Novara - Novara città dove la 'movida' è vietata? Sembra proprio di sì. Su questo argomento si è tenuta una conferenza stampa nella sede dell'Ascom per parlare delle "modalità di controllo nelle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande da parte della Polizia Municipale di Novara". Su questo argomento Savino Tarantino e Luigi Giuseppe Ferraro, massimi esponenti provinciali dell'Associazione Bar e della Federazione pubblici esercizi di Ascom Confcommercio, hanno scritto al Prefetto di Novara, dott. Francesco Paolo Castaldo.
"Riceviamo con intensificata frequenza - si legge nella missiva - preoccupate segnalazioni da parte di colleghi titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande di Novara circa le modalità di controllo messe in atto dalla Polizia Municipale. Da quanto ci viene riferito, gli agenti effettuerebbero nei confronti di alcuni bar aperti nelle ore serali e notturne attività di controllo percepite come vessatorie, con un prolungato stazionamento degli automezzi di servizio davanti ai locali e con ripetute visite all’interno degli stessi, in più serate consecutive e per più volte nel corso della medesima serata. A tale assiduità non farebbe seguito, nella maggior parte dei casi, alcun rilievo di irregolarità, mentre, in altri casi, sarebbero stati compilati verbali con motivazioni insussistenti, imprecise e, talvolta, addirittura errate nella citazione degli articoli di legge contestati, con verbalizzazioni del superamento dei limiti di rumore sulla base di percezioni e non di dati oggettivi. I controlli delle Forze dell’Ordine, che, in tali occasioni, si presumono finalizzati a garantire la sicurezza e il rispetto della quiete e dell’ordine pubblico e che dovrebbero, pertanto, essere svolti in collaborazione e nell’interesse delle stesse attività di somministrazione, sono invece condotti dalla Polizia Municipale di Novara con modalità percepite come persecutorie. Ciò provoca comprensibile disagio sia negli avventori dei locali, che tendono ad allontanarsene, e sia negli esercenti, che si sentono costantemente sub judice e che lamentano un consistente danno d’immagine ed economico. E’ il caso di far rilevare che, proprio per coniugare le esigenze di lavoro dei bar che stanno aperti la sera e quelle di riposo dei residenti, la nostra Associazione ha concertato con l’Amministrazione comunale importanti modifiche alla “Disciplina degli orari e dell’attività degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”, approvata con Ordinanza sindacale n. 431 del 30 maggio 2012. In ottemperanza a tale nuova Disciplina, gli esercenti che intendono effettuare attività di intrattenimento musicale si stanno dotando di “Studi previsionali di impatto acustico”, dimostrando, in tal modo, volontà di attenersi alle norme di legge che consentono loro di lavorare in piena serenità e nel contesto di un vivere civile, rispettoso di obblighi e diritti reciproci. Quanto sopra esposto è stato segnalato all’Assessore comunale al Commercio nel corso di un incontro svoltosi a inizio agosto senza sortire alcun effetto, dal momento che i controlli nei confronti delle stesse attività sono proseguiti e si sono addirittura intensificati. Fortemente preoccupati per la situazione che si è venuta a creare, chiediamo alla S.V. di voler accertare se le modalità di controllo messe in atto dalla Polizia Municipale rispondono ai criteri di imparzialità che la Pubblica Amministrazione è tenuta ad osservare e chiediamo, nel contempo, di intervenire, nell’ambito delle funzioni di coordinamento a Lei demandate, al fine di trovare una soluzione condivisa tra le parti. Chiediamo, infine, la disponibilità da parte delle Forze dell’Ordine -Carabinieri e Polizia di Stato- di intervenire, a fronte delle eventuali chiamate dei titolari delle attività di somministrazione, per una verifica a “controprova” delle irregolarità contestate. Confidiamo in un sollecito interessamento e, rendendoci disponibili a un incontro, porgiamo cordiali saluti".