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A Novara più di 400 persone per ricordare le vittime delle mafie

Alla lettura dei nomi presenti le autorità locali e le rappresentanze di dieci istituti scolastici

Novara - Si è tenuta nella mattinata di lunedì 21 marzo presso il Castello Visconteo Sforzesco di Novara la XXVII Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Dal palco le autorità locali e rappresentanze di dieci scuole novaresi hanno pronunciato uno per uno gli oltre mille nomi delle vittime innocenti delle mafie. "Oggi, salutando l'arrivo della Primavera, celebriamo una doppia rinascita", ha dichiarato dal palco il referente provinciale di Libera Ryan Coretta, "perché siamo finalmente tornati insieme in piazza dopo lo stop imposto dalla pandemia, ma soprattutto perché oggi ricordiamo, dando loro la dignità dei loro nomi e delle loro storie, le centinaia di vittime innocenti delle mafie e a loro dedichiamo il nostro impegno".

Un impegno che non si deve fermare alla giornata di oggi, ma deve proseguire per tutto l'anno nelle sfide concrete, come quella del riutilizzo dei beni confiscati e del contrasto alla cultura mafiosa e alle economie criminali, come hanno sottolineato nei propri saluti di apertura anche il sindaco Alessandro Canelli e il prefetto Francesco Garsia. Quella di Novara è stata una delle decine di manifestazioni in tutta Italia e in particolare a Napoli, piazza principale della Giornata. Dal palco partenopeo è intervenuto il presidente di Libera don Luigi Ciotti, che ha denunciato l'ultima variante lasciataci in eredità dalla pandemia, quella della criminalità organizzata che ha approfittato di questo momento di estrema fragilità, e ha lanciato un appello per la giustizia sociale, indissolubilmente legata a quella ambientale e a quella dei diritti umani.