Novara - Andare a lavorare anche nei giorni festivi non è il massimo, ma ahimé ci sono lavori che lo richiedono; come mi capita spesso, ultimamente, la domenica mattina presto sono lì; sono fotogrammi che, ormai da qualche settimana, sono sempre gli stessi. Ospedale quasi completamente riservato alla nuova malattia, tendone dove ti controllano la temperatura e lo striscione degli ultras del Novara: striscione dedicato alla classe operaia, quella col camice, quella che, al momento, combatte per noi. Ma... C'è qualcosa di strano questa mattina, vedo che è stato pasticciato, direi quasi sfregiato, una striscia di vernice rossa cancella una parola, una parola semplice, ma, come capita spesso ognuno dà un suo significato alle parole. Non è difficile da capire chi sia stato e perché, ieri era il 25 Aprile e i nostri nuovi eroi hanno deciso di dare un significato diverso alla parola "Partigiani". Ci si dimentica spesso che siamo nel 2020, giusto ricordare tutto della nostra storia, cose belle, cose brutte, ma questa di certo non meriterà altra menzione futura; possiamo giusto immaginare questi nuovi eroi assaltare una colonna nazista, oppure resistere ad un attacco delle camicie nere e perché no, intrufolarsi di notte sulla recinzione di un ospedale per cancellare una parola, rigorosamente con la vernice rossa, onestamente non sono indignato oppure offeso, ma sono solo dispiaciuto per i ragazzi che hanno creato e dedicato questo striscione a tutta la comunità novarese, comunità fatta da tutte le razze del mondo, compresa la nostra. La mentalità ultras supera la mentalità politica di un abisso e questa ne è la dimostrazione, la curva di uno stadio può essere di destra oppure di sinistra ma sa cos'è il rispetto; posso capire la difficoltà di certi personaggi, vorrebbero trasformare Novara, la mia Novara in città come Milano, Genova, manifestazioni pesanti, con banche distrutte e McDonald's dati alle fiamme, per fortuna noi scampiamo da queste cose. Mi piacerebbe vedere le autorevoli firme italiane commentare l'accaduto. Immagino Scanzi: “In realtà il gesto è una risposta al mojito di Salvini”. Immagino Vauro: “Mosè con le due tavole dei 10 comandamenti, la tavola di sinistra in rosso con scritto che salva... La gente è l'altra in Nero, per terra rotta”. Immagino Feltri “questi terroni rossi non avevano niente altro da fare”. Per poi passare da Barbara D'Urso che gli spiegherebbe come lavarsi le mani, sporcate dalla vernice rossa. Per fortuna Novara non fa tanto scalpore dal meritarsi cotanto onore, fascisti e comunisti convivono, forse non serenamente ma di certo non c'è guerra. L’augurio è che rimanga sempre così, non abbiamo bisogno di sceneggiate che aumentino la tristezza nella nostra città, non dimentichiamoci che dopo le Lombarde siamo tra le città più colpite da questa epidemia, abbiamo di certo altri problemi da combattere e da superare. Immagino i nuovi eroi, dopo l'atto infame cavalcare indomiti verso l'alba ma invece di fumanti pistole, 2 bombolette di vernice, rigorosamente rosse. Un grazie non è sufficiente, onore a chi salva la nostra gente".
Maurizio Ciniello - Nuares