Novara - Mercoledì 25 marzo 2015 alle 16.30, viene presentato alla popolazione il nuovo Centro Integrato dei Servizi Sanitari Territoriali dell'ASL NO, in viale Roma 7, Novara. I lavori, avviati il 7 maggio 2010, sono stati eseguiti da Pessina Costruzioni spa tramite la società Novara Salute e Servizi e hanno previsto l'intero recupero architettonico del complesso dell'ex Ospedale Psichiatrico, inaugurato il 21 giugno del 1875. Agli inizi del '900 il plesso ha ospitato fino a 2000 pazienti, ricoverati nei vari edifici realizzati nel tempo sotto l'egida della Provincia, fino alla Legge di riforma sanitaria 833, che ha assegnato gli Ospedali Psichiatrici alle UU.SS.LL. Nel 1978 è iniziato, anche, a seguito della Legge Basaglia, il percorso di "dismissione" dell'Ospedale Psichiatrico conclusosi nel 1998.
Le opere hanno comportato la ristrutturazione di 21.179 mq., la realizzazione della viabilità interna, parcheggi, centrale tecnologica, allacciamenti e varie.
Le opere sono state realizzate in due “fasi” per consentire il proseguimento delle attività sanitarie in corso, consentendo di ridurre gli eventuali disagi all'utenza causati dagli interventi di ristrutturazione.
I lavori della prima “fase sono iniziati il 14 maggio 2010 e si sono conclusi il 2 dicembre 2013 data da cui sono partiti i primi traslochi e subito avviate le attività inerenti la Direzione Generale, gli Affari Generali e Legali, gli Uffici Amministrativi (Economico Finanziario, Personale, Ufficio Protocollo), Servizio Sovrazonale di Epidemiologia, Sistema Informativo, Nucleo Operativo per la Tutela della Salute e Gestione della Sicurezza, Unità Valutazione e Organizzazione Screening, Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria, Centralino e Guardia Medica, il Dipartimento di Salute Mentale e il Dipartimento Materno Infantile (Neuropsichiatria Infantile e Consultori).
Nel corso della prima “fase” i lavori hanno interessato diversi luoghi all’interno del plesso equivalenti di 5.300 mq. per la palazzina C – Uffici Amministrativi; 1768 mq. per l’edificio F – Dipartimento Salute Mentale; 380 mq per la palazzina H – Medicina Sportiva e 230 mq per l’edificio Edx - Centralino; 960 mq. per la Centrale Tecnologica; parcheggio dipendenti; infrastrutture impiantistiche; opere di demolizione e una parte della viabilità interna.
La seconda “fase”, iniziata il 7 gennaio 2014 é terminata il 10 dicembre 2014 con il trasferimento dalla stessa data dei Servizi.
Dal 10 dicembre 2014 sono stati trasferiti il Dipartimento di Prevenzione (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Igiene e Sanità Pubblica, Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Assistenza Veterinaria area A, B e C) Medicina Legale; Assistenza Integrativa e Protesica; Farmacia Territoriale; Sanità Penitenziaria; Programmazione Controllo Attività Esterne (URP, Ufficio Stampa, Mobilità Internazionale); Distretto di Novara (Poliambulatorio e Uffici Amministrativi; Centro Prelievi e Sportello Unificato)
E' presente, inoltre, il Punto di Assistenza Pediatrica Territoriale e l’ISI.
Il Punto di Accoglienza gestito dai Volontari, ubicato nella Palazzina A contribuisce a raggiungere una maggiore consapevolezza di ruoli e responsabilità di tutti e favorisce la conoscenza dei bisogni dell’utenza.
Il 28 febbraio 2015 è stata chiusa la sede di Via Dei Mille 2 a Novara.
La realizzazione del nuovo Centro Integrato dei Servizi Sanitari Territoriali dell'ASL NO rappresenta una tappa fondamentale nel riordino e valorizzazione dei Servizi Territoriali, ottimizzando i costi e i benefici non solo aziendali, ma anche per l'utenza che ritrova i servizi sanitari in un'unica area più funzionale e funzionante.
Con questa opera si concretizza un intervento ambizioso e importante, che ha richiesto da parte di tutti, Servizi dell'ASL e Concessionario, un particolare impegno.
Il recupero dell’area restituisce, inoltre, alla Città di Novara un'area di grande prestigio ed interesse, rendendola fruibile nuovamente nella sua interezza da parte dell'utenza, tenendo conto il plesso dell'ex Ospedale Psichiatrico era nato nella seconda metà dell'800 come luogo di esclusione sociale, mentre, agli inizi del terzo millennio, viene "riadattato” come area di aggregazione, di integrazione e di inclusione a favore di tutta la popolazione.