Novara - Riceviamo e pubblichiamo dall'Ordine Architetti Provincia di Novara: "Apprendiamo con stupore dagli organi di stampa (“La Stampa / cronaca di Novara”, del 14/07/2021, pag. 32) che nei territori di Casalino e Casalvolone è in via di approvazione un PEC (Piano Esecutivo Convenzionato) per un’area di oltre 650.000 mq finalizzata ad accogliere nuovi insediamenti logistici, PEC per il quale viene indicato ed intervistato il “progettista” nella figura del geom. Sigismondo Inglese (con riquadro esplicito). Posto che le notevoli dimensioni dell’area interessata e la conseguente necessaria qualità ed attenzione della progettazione urbanistica da assicurare per indirizzare al meglio gli sviluppi insediativi presuppongono di per sé un’elevata esperienza e competenza professionale in materia, lo STUPORE richiamato deriva dalla circostanza che il professionista indicato, da quanto ci risulta iscritto al Collegio dei Geometri, non presenta le competenze professionali “minime” richieste ai sensi di legge per la redazione di strumenti urbanistici esecutivi. A tal proposito si ritiene doveroso richiamare – tra gli altri – il risultato del lavoro della Commissione Ministeriale per l’Esame dei Limiti di Competenza dei Geometri - istituita con D.D.M.M. 10/04/1985 e 12/12/1987- dove viene stabilito che “Sono escluse, in particolare, dalla competenza del Geometra, la progettazione, la direzione dei lavori, il collaudo e la valutazione, fatte salve le operazioni di misura e contabilità dei lavori, dalle seguenti operazioni tecniche: (…) di piani territoriali (regionali, provinciali, comprensoriali) di piani regolatori (generali, comunali od intercomunali), di piani attuativi particolareggiati o previsti da leggi speciali, di piani di lottizzazione e paesaggistici”. A fronte delle numerose e ripetute iniziative che lo scrivente Ordine ha da tempo avviato per la tutela e la qualificazione delle competenze professionali in campo tecnico, ci meraviglia ancor più rilevare che le amministrazioni comunali coinvolte nell’iniziativa abbiano potuto accettare che la trasformazione urbanistica di oltre 60 ettari del nostro territorio potesse essere “progettata” da un professionista privo dei requisiti minimi di legge. La preparazione disciplinare dei tecnici che intervengono sul territorio, trasformandolo ed incidendo su di esso in maniera permanente, deve essere in primo luogo garantita dalle Pubbliche Amministrazioni a tutela dell’interesse pubblico e della salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale".