_1.png)
Novara - Il consumo di sostanze di abuso è, ad oggi, nel mondo significativamente aumentato rispetto agli anni passati ed ha seguito nel tempo l’evolversi della società. L’emergere di nuovi farmaci, di ulteriori modelli di consumo e di nuove patologie costituiscono sicuramente fattori strettamente connessi all’ uso di sostanze di abuso. Con il passare del tempo sono apparse nuove sostanze, inizialmente in certe aree di consumo e successivamente a più larga diffusione. Tra queste, con importante ripercussione clinica e sociale, nell’ultimo decennio è comparsa la desomorfina o krokodil, oggetto di studio di Riga Francesca insieme alla Prof.ssa Lombardi presso l'Università del Piemonte Orientale "A.Avogadro" di Novara, che ne hanno trattato in una relazione di ricerca.
Di fronte all'aumento del consumo di questo stupefacente devastante Riga ha dato informazioni metodiche sul krokodil. L'obiettivo del suo programma di profilassi è di mettere in allarme gli effetti e le conseguenze della sostanza. Oltre a impedire ai giovani di venire a consumarlo come sostanza di abuso. In questo senso, e tenendo conto dell'elevato potenziale di dipendenza, la conoscenza delle caratteristiche e della consapevolezza delle conseguenze del suo consumo, è un elemento chiave per la prevenzione.
D'altra parte, nel recente studio condotto in queste settimane in collaborazione con il gruppo di ricerca di Oxford e l'IRB di Barcelona, ha messo in allerta la società a causa degli effetti irreversibili e dei danni causati dall’abuso.
Per questo motivo, la novarese, ha già avviato, in Italia, programmi di prevenzione, basati sull'informazione e la consapevolezza delle conseguenze devastanti del loro uso.
A causa della recente comparsa, al momento non esistono ancora interventi mirati alla disintossicazione e al trattamento della dipendenza da krokodil.
"Considerando le molteplici conseguenze fisiche che il consumo di questa sostanza comporta, molti degli sforzi terapeutici si concentrano sul recupero e sulla rigenerazione fisica dei pazienti." afferma Riga - "Il trattamento delle complicanze mediche del consumo richiede, nella stragrande maggioranza dei casi, interventi chirurgici di estrema complessità. Il metodo di cura di qualsiasi tossicodipendenza comporta un intervento farmacologico specifico in associazione a un processo psicoterapeutico. Il trattamento deve considerare non solo la distruzione del tessuto locale che si verifica, ma anche la lesione del tessuto a distanza e il danno d'organo multi-sistema che può verificarsi. Nel contesto della depressione respiratoria, può essere somministrato il naloxone".
Inoltre, la quantificazione in laboratorio dei principi attivi e dei contaminanti nei campioni biologici è molto importante perché può aiutare nella conoscenza delle loro proprietà farmacologiche con informazioni su dosi tossiche o letali.
Il metabolismo della desomorfina, oggetto di studio, è molto importante per la determinazione dei metaboliti presenti in reperti biologici, nei casi in cui non è più possibile individuarla.
Nel corso della ricerca si è avuto modo di osservare che le principali tecniche di estrazione utilizzate sono LLE e SPE. Tuttavia potrebbero essere applicate diverse tecniche di estrazione miniaturizzate, per la ricercatrice, più veloci e con un minor consumano di di solvente, con il vantaggio che possono essere facilmente automatizzate. Un altro aspetto innovativo è l’uso di fasi solide selettive, con sorbenti appositamente sviluppati per uno o più composti di questa classe, i nuovi come polimeri con impronta molecolare o materiale ad accesso limitato che minimizzano la matrice interferente, essendo altamente selettivi per gruppi di sostanze strutturalmente analoghe come la desomorfina.
"E' necessario - continua Riga - sviluppare metodi rapidi, solidi, sensibili e selettivi per l’identificazione e la quantificazione di desomorfina e contaminanti, aiutando così il lavoro forense a diagnosticare e proporre azioni per controllare e sradicare questo grande pericolo per la salute pubblica".