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Piemonte: nuove norme per le attività estrattive

Cave, Legambiente e Libera: “L’inasprimento delle pene è un importante passo avanti. Ora si proceda alla revisione completa della normativa”

Novara - "L'approvazione avvenuta ieri in Consiglio Regionale degli articoli 39 e 40 della legge sulle semplificazioni è una buona notizia e un passo avanti nella giusta direzione verso una revisione più ampia della normativa sulle cave”. E’ questo il commento di Fabio Dovana e Maria Josè Fava, rispettivamente presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e referente di Libera Piemonte, sulla norma che prevede l'inasprimento delle sanzioni per gli illeciti legati alle attività estrattive".

“L'introduzione della caratteristica della proporzionalità rispetto al materiale estratto per le cave abusive e per chi viola i procedimenti autorizzativi è un importante atto che come Legambiente e Libera chiedevamo da tempo per contrastare la grande fetta di illegalità che si arricchisce a scapito dell'ambiente e degli imprenditori onesti –commentano Fabio Dovana e Maria Josè Fava-. Il settore delle attività estrattive e il ciclo del cemento nel suo insieme sono comparti produttivi di forte interesse della criminalità organizzata, in particolare della 'ndrangheta che da decenni ormai si è ben radicata nella nostra regione. Anche il secondo emendamento introdotto nel decreto, che va a normare le cave di prestito legate alla realizzazione di opere pubbliche, è un importante passo avanti verso una regolamentazione più seria ed efficace. Ora si proceda speditamente verso una revisione completa della normativa del settore, che sia al passo con i tempi e che ponga al centro la legalità e la tutela del territorio, l'innovazione tecnologica e il recupero e il riciclo di materia".