Novara - È il primo risultato concreto dell’importante progetto “Casa Comune”, con il quale il Comune di Novara, insieme al mondo del volontariato ha avviato la riflessione su un nuovo modello di assistenza in rete alle persone della terza età: è lo “Spazio anziani”, operativo ormai da qualche giorno presso la sede dell’Als No, in viale Roma 7. “Spazio Anziani” è un luogo di ascolto, di orientamento e di informazione rivolto agli anziani e alle loro famiglie, per orientarle nelle scelte più opportune per l’assistenza e il sostegno sociosanitario alle persone anziane. Lo sportello è aperto il martedì e il giovedì dalle 9 alle 11.00 in viale Roma, 7 a Novara – Palazzina E (locali Guardia Medica con ingresso diretto da viale Roma). Tra gli aspetti più innovativi dello sportello, c’è il coinvolgimento diretto delle organizzazioni del volontariato e del “privato sociale”. Sono presenti infatti, oltre agli operatori di Comune e ASL, volontari di diverse organizzazioni che aderiscono al progetto. Si tratta di AMA (Associazione Malati Alzheimer Novara), ANTEAS (Associazione Nazionale Terza Età Attiva e Solidale Novara), VIVI LA VITA Telesoccorso Onlus, Caritas Diocesana di Novara, Centro Incontro Terza Età di S. Antonio, Humanitas Novara, Nuova Associazione Volontari Casa di Giorno per Anziani, UBI Caritas, ANVOLT – Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori Delegazione Piemonte Novara, AUSER – Filo d’Argento Novara; AUSER Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà Trecate e Centro Incontro Nuovo Archimede.
Il Progetto “Casa Comune” ha messo a confronto sul tema della domiciliarità degli anziani, due territori – la Città di Novara e il Canton Ticino - diversi per risorse disponibili, modelli ed esperienze ma che si muovono nello stesso ambito di vincoli e opportunità. Di fronte ai partner di progetto una duplice sfida: quella posta dall’evoluzione demografica, che deve spingere a riconsiderare le conseguenze dell’invecchiamento in un’ottica di opportunità, quella rappresentata dalla contrazione delle risorse economiche a disposizione dei soggetti pubblici.
Gli esiti di questo percorso di riflessione e progettazione partecipata durato due anni, sono rappresentati dalla proposta di un modello innovativo di gestione e di erogazione dei servizi a supporto della domiciliarità: l’“Officina Sociale”. L’obiettivo è favorire il rilancio di un servizio che possa essere d’aiuto al miglioramento della qualità di vita dei cittadini anziani e delle loro famiglie, integrando, coordinando i contributi provenienti da tutti gli attori (pubblici, privati, del privato sociale e del volontariato) e valorizzando la dimensione dello sviluppo professionale nel lavoro di cura.
Lo sportello di viale Roma è il primo risultato concreto dell’elaborazione di “Casa Comune”: in queste prime settimane di attività lo sportello ha suscitato molto interesse da parre del’utenza, a testimonianza di come il tema dell’accompagnamento delle persone della terza età sia sempre molto attuale.