Novara - E’ cominciata con un minuto di silenzio in memoria dei morti suicidi nelle carceri italiane il tradizionale pranzo di Natale offerto dalla Camera Penale di Novara ai detenuti della Casa Circondariale di Via Sforzesca. "Per l’evento - spiega per il Direttivo della Camera Penale di Novara, l'avv. Federico Celano - tenutosi lunedì 16 dicembre presso la tensostruttura dell’istituto, hanno risposto all’invito dei penalisti novaresi anche il Prefetto, i Garanti (regionale e comunale) delle persone private della libertà personale, il Procuratore della Repubblica, accompagnato da tre sostituti procuratori, tre Giudici della Sezione per le indagini preliminari, tre giudici della sezione penale del Tribunale ed il Magistrato di Sorveglianza oltre ad una cinquantina di detenuti che anche quest’anno hanno dimostrato di apprezzare l’iniziativa. Le pietanze (risotto ai porri e zafferano e pollo all’arancia e patate al forno) sono state preparate, con l’ausilio dello staff dei cuochi interni alla struttura, da due avvocati della Camera Penale, Riccardo Tacca e Giuliano Prelli, e servite dagli altri colleghi dell’associazione, 25 in tutto, che hanno dato la loro disponibilità. Il presidente della Camera Penale di Novara, Federico Celano, dopo i ringraziamenti di rito ha chiesto ai presenti di osservare il minuto di silenzio in memoria delle 87 persone detenute che da inizio anno si sono tolte la vita in Italia".
"Siamo in questo luogo per celebrare una festa - hanno dichiarato - con la convinzione di trovarci in una comunità nella comunità, in una palestra di recupero sociale e non in una discarica sociale".
Si è trattato della sesta edizione dell’iniziativa (interrotta solo nell’anno del Covid) che lo scorso anno ottenne encomio formale dalla Presidenza del Senato.